[02/07/2007] Rifiuti

Operazione ´pseudo-compost´, Della Seta: «Il traffico illecito di rifiuti ha raggiunto capillarità allarmante»

LIVORNO. Associazione per delinquere, finalizzata al traffico illecito di oltre 800 mila tonnellate di rifiuti speciali pericolosi e tossico-nocivi che, fittiziamente declassificate e illecitamente miscelati con altri tipologie di rifiuti, venivano poi smaltite in discariche non autorizzate dell´Emilia Romagna, oppure sparse su campi destinati alla coltivazione come "pseudo compost". E’ questa l’ipotesi di reato emersa dall’operazione dei militari del Noe i quali hanno sgominato un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di rifiuti pericolosi a conclusione di una inchiesta della Procura di Bologna che ha portato all´emissione di cinque ordinanze di custodia cautelare, 11 decreti di sequestro nei confronti di altrettante società, impianti e aziende agricole e 15 decreti di perquisizione.

Il volume d´affari risulterebbe pari a 8 milioni di euro, mentre il valore dei beni sequestrati ammonterebbe a oltre 6 milioni di euro. Il blitz ha visto la partecipazione tra gli altri dei carabinieri dei comandi provinciali di Bologna, Venezia, Ravenna, Vicenza, Ferrara, Rimini, Mantova, Pavia e Udine.

«Il traffico illecito di rifiuti – ha commentato Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente - ha ormai raggiunto una capillarità allarmante che non sembra più lasciar fuori nessuna regione d’Italia. Come confermano i controlli delle forze dell’ordine e i frequenti arresti, il fenomeno non interessa più solo il Sud, ma coinvolge sempre più zone del Nord, immuni fino a qualche anno fa».

«I reati legati al traffico di rifiuti stanno raggiungendo livelli preoccupanti se si pensa che solo nel 2007 sono state avviate 9 inchieste, per un totale di 46 arresti e 11 regioni coinvolte - ha aggiunto Della Seta -. Nonostante l´impegno delle forze dell’ordine nella lotta alla criminalità ambientale siamo di fronte a un fenomeno estremamente grave che dal 2002 al 2007 ha coinvolto 497 aziende e denunciato 1905 persone».

Come dice giustamente Della Seta il problema dei rifiuti non è più solo in alcune parti d’Italia ma si sta allargando a macchia d’olio. Appare dunque sempre più urgente avviare anche una seria attività di controllo laddove questi rifiuti vengono prodotti. Inoltre, oltre alla fondamentale opera di controllo e repressione, bisognerà pur tentare almeno di governare meglio il problema attraverso – come greenreport ha osservato più volte - soluzioni impiantistiche che permettano di allocare in modo corretto, legale e autorizzato, gli scarti del sistema industriale.

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