[04/07/2007] Comunicati

La Cina chiude 5 impianti mangia-ozono

LIVORNO. La Cina, fino ad oggi il più grande produttore di clorofluorocarburi (Cfc) del mondo, ha deciso di chiudere 5 dei suoi 6 impianti rimanenti, ottemperando così con più di due anni di anticipo a quanto prescritto dal protocollo di Montreal per le sostanze chimiche colpevoli del cosiddetto buco dell’ozono.
La Cina passa così dalle 55.000 m/tonnellate di Cfc prodotte nel 1998 alle 550 dell’unico impianto che rimarrà in funzione per produrre gas necessari agli inalatori per il trattamento dell’asma e di malattie polmonari croniche.

I clorofluorocarburi sono usati nella refrigerazione e nei condizionatori d’aria e il governo cinese, con il supporto della World Bank e del Montreal Protocol´s multilateral fund, ha sviluppato tecnologie alternative ozono-friendly.
Con la chiusura degli impianti cinesi I più grandi produttori di Cfc diventano India e Corea del Sud che insieme producono ancora circa 15.000 m/t. di prodotti nocivi per l’ozono.

Il Protocollo di Montreal, entrato in vigore nel 1987,ha avuto un grande successo per la riduzione di Cfc che entro il 2010 dovranno essere vietati, insieme ad altri gas dannosi per l’ozono, anche nei paesi in via di sviluppo, compresi quelli del Pacifico asiatico, responsabili del 70% del consumo globale di Cfc. Intanto il Fondo monetario internazionale sta finanziando iniziative per eliminare il consumo di Cfc in 140 Paesi in via di sviluppo.

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