[04/07/2007] Parchi

Firenze: pipistrelli vs zanzare, i dubbi della Provincia

FIRENZE. Appare prudente la provincia di Firenze in merito alla prevenzione naturale contro gli insetti molesti attraverso il ripopolamento dei pipistrelli e delle tinche, progetti caldeggiati dai consiglieri Paolo Londi (Margherita) e Paolo Malquori (Ds) «Riteniamo che si tratti di idee interessanti ed abbiamo dato indicazione per prendere in considerazione i due progetti - dichiara l’assessore all’ambiente Luigi Nigi - anche se le esperienze fin qui attuate ci dicono che simili operazioni purtroppo hanno risultati assai limitati, se ci poniamo l’obiettivo della lotta contro le zanzare. Sono proposte che ci interessano anche perché sono efficaci per il sostegno della biodiversità, della salvaguardia delle specie autoctone e, nel caso dei pipistrelli, anche nella sconfitta di pregiudizi alla luce di un rapporto più fecondo con la natura e con gli esseri che la popolano. Ormai è consolidato che i chirotteri, sempre più rari nei nostri territori, hanno un ruolo molto importante per contenere insetti nocivi all’uomo e all’agricoltura. Già nel 1939 i pipistrelli erano una specie protetta e la legislazione regionale vigente li considera tali». Quindi l’amministrazione provinciale ritiene valido il progetto di difesa della specie ma nutre qualche dubbio sull’utilizzo dei pipistrelli come “arma” di lotta biologica.

«La provincia di Firenze - prosegue Nigi - è molto sensibile a questo problema e proprio insieme al museo di storia naturale dell’università stiamo studiando le popolazioni presenti e le iniziative per la loro conservazione, a partire dal Parco Mediceo di Pratolino, zona dove sono presenti diverse specie di chirotteri. L’idea di ricostruire rifugi idonei, le bat box del progetto “un pipistrello per amico” appare dunque potenzialmente efficace per far tornare questi animali in modo naturale a popolare le nostre zone».

Dello stesso tenore la risposta dell’assessore Nigi in merito al progetto sulla tinca, pesce autoctono, simbolo delle nostre acque, attualmente più raro a causa dell’alterazione degli habitat e della competizione con altre specie esotiche. «Anche per la tinca l’ufficio pesca della Provincia opera da tempo controlli periodici e campagne di ripopolamento. Gli uffici studieranno questi progetti e ne valuteranno i possibili effetti positivi» conclude l’assessore.

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