[09/07/2007] Urbanistica

Verso un codice sulla montagna?

LIVORNO. L’idea di un codice sulla montagna è in discussione al senato. “Misure a favore dei territori di montagna e delega al governo per l’adozione di un codice della legislazione sulla montagna” è il disegno di legge per la salvaguardia e la valorizzazione delle particolarità e specificità culturali, economiche, sociali ed ambientali delle zone montane.

La proposta vuole garantire un’adeguata qualità della vita dei residenti e delle famiglie al fine di evitare lo spopolamento dei territori montani e contenere la tendenza all’invecchiamento delle popolazioni, scommettendo sulle energie rinnovabili.

Il 50% dei comuni italiani è interamente o parzialmente montano e copre oltre il 54% del territorio nazionale. La montagna italiana infatti comprende 4.201 comuni associati in 365 comunità montane. La popolazione montana – circa 10 milioni - rappresenta il 18,5% dell’intera popolazione italiana e contribuisce alla produzione del reddito nazionale del 16,1 %.

Le dimensioni demografiche dei comuni montani sono ridotte, e a volte ridottissime, l’età media della popolazione è molto avanzata e determinate zone, soprattutto di alta montagna e di crinale, sono ormai da tempo abbandonate.
I servizi essenziali, sia pubblici che privati, sono di difficile accesso: mancano infrastrutture adeguate per le comunicazioni materiali, di carattere stradale e ferroviario, e anche per quelle immateriali nonostante lo sviluppo delle nuove tecnologie dell’informazione.

La montagna italiana è stata a lungo abbandonata ed è pesantemente svantaggiata da molti punti di vista rispetto alle altre aree del Paese. Ma contiene risorse e opportunità da riconoscere e valorizzare nell’interesse dell’intero Paese, che costituiscono altrettante possibilità di creare un nuovo sviluppo sostenibile e di favorire nuove modalità insediative per la popolazione.

Il Ddl nell’intento di porre rimedio alla situazione delle montagne introduce alcune agevolazioni per il territorio montano in linea con le esigenze ambientali ed economiche del territorio. Prevede infatti misure di carattere energetico come l’esenzione dall’imposta erariale sul consumo per l’energia elettrica prodotta dai piccoli generatori quali pannelli solari, aerogeneratori, piccoli gruppi elettrogeni, piccole centraline idroelettriche, impianti fotovoltaici, con potenza elettrica non superiore a novanta kilowatt, o da gruppi elettrogeni funzionanti a gas metano biologico. Prevede inoltre misure a tutela delle biodiversità, delle acque e per l’utilizzo di gpl nella trazione dei mezzi di trasporto.

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