[11/07/2007] Acqua

Ato 3, aumenta la tariffa dell´acqua ma anche gli investimenti sulla rete

FIRENZE. Aumentano le tariffe dell’acqua nell’Ato 3 Medio Valdarno: considerando anche il tasso di inflazione al 2% sia sulla parte variabile che su quella fissa l’incremento medio per i cittadini serviti dall’Ato 3 sarà di circa il 9,5%. (oscillando nelle diverse fasce tra l’8,14 della tariffa agevolata e il 9,54 per cento della tariffa base). A far impennare il costo dell’acqua sono essenzialmente due fattori: «La modifica è stata necessaria per adeguare il piano a due importanti novità – sottolinea il presidente di Ato 3 Giovanni Del Vecchio – La prima è appunto l’ingresso dei comuni del Chianti: in questo modo sarà possibile assicurare una soluzione alle problematiche di approvvigionamento e di servizio nell’area. La seconda motivazione è legata alla decisione di mantenere un elevato livello di investimenti nel territorio dell’ATO 3, confermando il trend che ci vede essere i primi in Italia: nel 2007 sono stati previsti circa 57 milioni di Euro, di cui 15 con contributi a fondo perduto, che salgono a 283 milioni di Euro nel quinquennio 2007-2011 e che ci consentono di far proseguire il vasto programma di sostituzione, rinnovamento e estensione delle infrastrutture e assicurare quindi adeguati livelli di servizio a tutti gli utenti, su fognatura, depurazione e erogazione dell’acqua».

Con l’approvazione del Piano si modifica anche l’articolazione tariffaria che si adegua a quanto stabilito dalle altre ATO della Regione Toscana: la tariffa agevolata verrà applicata per un consumo annuo fino a 80 metri cubi (con un aumento di 8,25 euro annui). In concreto per un utente che consuma 150 metri cubi di acqua all’anno l’aumento sarà pari a 32,45 Euro. Continua a essere evidente la differenza con altre realtà toscane: per 150 metri cubi annui nell’ATO 3 si spendono 230 euro mentre negli altri ambiti si va da un minimo di 240 a un massimo di 245 euro.

«Le modifiche al Piano, la realizzazione dei progetti di investimento, sono importanti ma assolutamente ancora insufficienti rispetto ai fabbisogni dell’area – conclude Del Vecchio, – e per questo sarebbe opportuno che la Regione Toscana valutasse l’utilizzo di altre risorse pubbliche per avviare un programma sistematico e diffuso di infrastrutturazione. È certo che da parte di ATO 3 c’è la consapevolezza che sia necessario procedere negli investimenti salvaguardando il rapporto tra tariffe e redditi più bassi: abbiamo predisposto un nuovo strumento per attenuare l’impatto del costo dei servizi, per tutelare le famiglie con i redditi più bassi e con un alto numero di componenti. Nelle prossime settimane avvieremo la consultazione con i Comuni per modificare i criteri di accesso alle agevolazioni, le forme, le modalità di richiesta e di erogazione, la comunicazione e il finanziamento».

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