[13/07/2007] Parchi
PORTOFERRAIO. Non si placa la polemica sui dati delle acque di balneazione all’Elba (4 campioni lievemente inquinati ed uno fortemente su dieci all’Elba) resi noti da Goletta Verde il 9 luglio, nella seconda tappa del suo scomodissimo giro toscano che l’ha vista protagonista anche della consegna della “bandiera nera” al sindaco di San Vincenzo. Nonostante tutti gli amministratori comunali e comprensoriali dell’isola, pur criticando i tempi di prelievo e i metodi comunicativi di Goletta Verde, abbiano ammesso che l’Elba è servita da vecchie e lesionate condotte di scarico sottomarine, da una insufficiente rete di depuratori e che le nuove condotte fognarie di scarico giacciono (8 su 10) non allacciate sui fondali marini, l’associazione albergatori parte a testa bassa e minaccia di adire alle vie legali.
«In relazione alle false affermazioni relative allo stato di salute del mare elbano riportate sulla stampa locale e regionale – si legge in un comunicato della più importante associazione imprenditoriale elbana - preso atto della costante negatività per tutta la stagione delle analisi Arpat, il direttivo della Associazione ha incaricato il proprio ufficio legale di tutelare in ogni sede l´immagine dell´Elba. Il consiglio ha ribadito, inoltre, la volontà di perseguire legalmente tutti coloro che si sono resi responsabili del gravissimo danno di immagine subito».
A rispondere agli arrabbiatissimi albergatori, con i quali fra l’altro Legambiente intratteneva finora buoni rapporti , tanto che una trentina di alberghi sono iscritti all’ecolabel Legambiente Turismo, è Sebastiano Venneri, della segreteria nazionale del Cigno verde: «Siamo allibiti e anche francamente un po´ stufi di questa ennesima polemica. Sembra di essere tornati indietro di quattordici anni, tanti ne sono passati da quando fu avviata un´analoga iniziativa che si risolse, dopo anni di udienze, dibattimenti, soldi pubblici sperperati e tempo sottratto alla giustizia ordinaria, in una scontata archiviazione. E´ amaro constatare che in quattordici anni non solo è cambiato poco o nulla per le condotte sottomarine dell´Isola d´Elba e la depurazione, ma è cambiato poco anche nell´atteggiamento dei politici, degli amministratori e dell´associazione albergatori. Legambiente – conclude Venneri - ha a cuore il territorio dell´isola d´Elba e non è con la demagogia e nascondendo la polvere sotto il tappeto che si fanno i suoi interessi ma con atteggiamenti di verità, trasparenza e responsabilità. Il resto è chiacchiera».