[13/07/2007] Parchi

In arrivo le linee guida per la maricoltura

ROMA. Silvio Greco, direttore scientifico dell’Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare (Icram), ha reso noto che le attese linee guida per l’allevamento sostenibile di specie ittiche in mare aperto saranno rese note a settembre, lo studio è già stato presentato al ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio.

Le grandi gabbie per l’allevamento dei pesci in mare sono diventate note al grande pubblico per le immagini tragiche dei naufraghi che le usano come isole di salvataggio dopo l’affondamento delle imbarcazioni che dovrebbero portarli in Italia alla fine di viaggi della speranza che si tramutano in tragedia.
La discussione in corso naturalmente esula da questi risvolti di cronaca ed umanitari e si incentra soprattutto sull’impatto degli impianti di acquicoltura sull’ambiente costiero, sulle popolazioni di alcuni pesci, come il tonno, che vengono allevati hoff-shore e sulle ricadute generali sull’ecosistema intorno a gabbie e recinti.

L’annuncio della presentazione delle nuove linee è accolto con soddisfazione da Rosalba Giugni, presidente di Marevivo: «Finalmente, dopo cinque anni di incessanti richieste rivolte al Ministro potremo ottenere la pubblicazione di un adeguato regolamento in materia di maricoltura, settore in forte crescita, ma il cui impatto sul mare e le specie endemiche può essere rischioso. Il carico organico causato dall’immissione di cibo e dalle deiezioni dei pesci genera, infatti, un forte accumulo di azoto e fosforo nei sedimenti, andando a colpire direttamente l’ambiente circostante. Esprimiamo, perciò, la nostra profonda soddisfazione per l’impegno assunto – conclude la Giugni – e ci auguriamo che il rilevante sostegno dell’Icram e del suo nuovo presidente possa continuare a dare risultati positivi».

Torna all'archivio