[13/07/2007] Parchi

Federparchi verso la terza conferenza nazionale delle aree protette

ROMA. Il ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio (Nella foto) ha detto recentemente che la terza Conferenza nazionale delle aree protette potrebbe tenersi a margine di una più grande Conferenza sulla biodiversità, un’ipotesi che non piace affatto a Federparchi che però, qualunque sia la decisione finale del ministro, intende svolgere un ruolo da protagonista, «per far in modo che essa risponda compiutamente alle esigenze di crescita e consolidamento del sistema nazionale, come elemento centrale della rete ecologica nazionale».

Per questo il Consiglio Direttivo della Federparchi, che chiederà a Pecoraro Scanio di essere consultata al più presto per discutere dei termini e delle finalità della terza Conferenza nazionale. , Intanto l’associazione unitaria delle aree protette ha deciso di costituire subito «una serie di gruppi di lavoro, composti da rappresentanti di tutti gli associati e da personalità esterne; di riunire entro fine anno tutti i coordinamenti di settore (delle aree marine protette, delle Alpi, i fiumi, il Bacini del Po, i parchi periurbani e metropolitani); di convocare assemblee in ogni regione e di tenere, entro febbraio 2008, la seconda assemblea nazionale dei parchi regionali».

Nei prossimi mesi Federparchi incontrerà le associazioni delle autonomie locali, le categorie produttive, la ricerca e le professioni interessate al funzionamento dei parchi.
«La rivisitazione del ruolo delle aree protette nel nuovo scenario determinato dall’accelerazione delle trasformazioni climatiche e ambientali – dice il presidente di Federparchi Matteo Fusilli - la piena e sistematica integrazione dell’attività dei parchi nelle politiche generali per la tutela della biodiversità, la gestione del territorio e la salvaguardia paesaggistica, la sostenibilità ambientale e l’educazione alle pratiche sostenibili: sono questi gli aspetti prioritari di un dibattito che secondo Federparchi deve vedere coinvolto l’intero panorama istituzionale e tutto l’arco delle forze sociali. Senza una simile impostazione si rischia di ritornare ad una concezione precedente l’approvazione della legge quadro nazionale, mettendo in discussione la specialità attribuita ai parchi italiani e comprimendone quindi la funzione che ne ha determinato la fortuna, facendone un riferimento internazionalmente apprezzato».

Un numero speciale della rivista “Parchi” ed una newsletter mensile daranno conto del lavoro svolto e saranno ulteriori elementi di progetti ed elaborazioni che Federparchi metterà a disposizione dell’annunciata, ma non ancora fissata, terza Conferenza nazionale.

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