[16/07/2007] Consumo

Il merluzzo lo salva l’Ue

BRUXELLES. Per salvaguardare gli stock di merluzzo bianco minacciati dal sovrasfruttamento delle risorse ittiche, l’Agenzia comunitaria di controllo della pesca (Accp) ha adottato il piano operativo di controlli congiunti multinazionali sulle attività di pesca nel Mare del Nord e nelle zone adiacenti, per consentire ai sette Stati costieri di mettere in comune ispettori, motovedette, aerei, ecc. da utilizzare in modo più efficace e uniforme per il controllo delle attività di pesca.

Il piano si articolerà in tutto il 2007 con sette campagne transfrontaliere di ispezione e sorveglianza, iniziative analoghe verranno realizzate anche nelle altre zone di pesca dell’Ue. Il piano di intervento congiunto per il Mare del Nord, il Kattegat, lo Skagerrak e la Manica orientale è il primo nel suo genere e coordina l’uso delle risorse ittiche di Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi, Svezia e Gran Bretagna ed è incentrato sul programma di monitoraggio per la ricostituzione degli stock di merluzzo bianco, istituito nel 2005. Ad essere ispezionati saranno i pescherecci che utilizzano attrezzi da pesca per la cattura del merluzzo bianco come specie bersaglio o come specie accessoria, ma anche il trasporto e la commercializzazione del merluzzo bianco. Le squadre di ispezione saranno miste e i mezzi navali e aerei verranno messi a disposizione dai diversi Stati membri. Le motovedette saranno autorizzate a entrare nelle zone di pesca di un altro Stato membro, ma dovranno comunque ottenere il consenso di quest’ultimo per accedere alle sue acque territoriali e dovranno recare a bordo almeno un ispettore del paese interessato.

«L’adozione del primo piano di intervento congiunto rappresenta una pietra miliare per l’Agenzia comunitaria di controllo della pesca – ha detto Il direttore esecutivo dell’Acco Harm Koster - Mi rallegro che siamo riusciti a coordinare questa complessa operazione nei primi sei mesi di attività della nostra Agenzia e sono doppiamente lieto della disponibilità e dello spirito di collaborazione manifestati dagli Stati membri. Tutto ciò lascia sperare che il piano darà frutti destinati a durare ben più a lungo delle sette campagne di ispezione previste, incoraggiando la cooperazione su tutti i fronti, promuovendo l’ulteriore armonizzazione dei controlli nel settore della pesca e consentendo così ai pescatori di operare in condizioni di parità in tutte le acque dell’Ue».

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