[23/07/2007] Rifiuti

Revisione del Testo unico, il punto su rifiuti e bonifiche

LIVORNO. Seconda approvazione in consiglio dei ministri del correttivo sul testo unico ambientale in tema di acque, rifiuti e bonifiche. Il secondo correttivo adottato dal consiglio dei ministri in data 12 ottobre del 2006 dopo l’esame della conferenza unificata stato-regione e del parere delle commissioni parlamentari è tornato il 20 luglio 2007 all’esame dell’Esecutivo ed è stato approvato. Ma l’iter che porterà alla sua emanazione e successiva attuazione non è ancora terminato: è infatti necessario un nuovo parere delle commissioni parlamentari e l’ultimo si dell’Esecutivo. Una volta ottenuta la terza approvazione del consiglio potremmo cominciare a parlare di stesure definitive.

La revisione del Dlgs 152/06 sta procedendo secondo la procedura della legge 308/2004 e secondo le modalità di consultazione stabilite dal decreto del ministro dell’ambiente e della tutela del territorio del 7 giugno 2005 concernente “modalità di consultazione delle organizzazioni sindacali e imprenditoriali e delle associazioni nazionali riconosciute per la tutela dell’ambiente e per la tutela dei consumatori”. Tali tipi di modalità sono state modificate, sotto il profilo sostanziale ampliando le fasi di consultazione sia sui documenti di indirizzo sia sulla bozza dei testi di modifica.

Secondo la disciplina entro due anni dalla data di entrata in vigore del testo unico ambientale il governo può emanare disposizioni integrative o correttive sulla base di una relazione motivata presentata alle Camere dal ministero dell’ambiente che individua le disposizioni su cui si intende intervenire e le ragioni dell’intervento. Dopo di che – così come si legge dal disposto normativo – il governo trasmette alla camera gli schemi dei decreti accompagnati dall’analisi tecnico-normativa e dall’analisi dall’impatto della regolamentazione per l’espressione del parere da parte delle commissioni parlamentari. Il Governo, tenuto conto dei pareri espressi sia dalle commissioni ma anche della conferenza stato-regione ritrasmette alle Camere i testi per un ulteriore parere. Ed un nuovo parere delle commissioni parlamentari è necessario per la definitiva terza lettura in consiglio dei ministri.

Il consiglio ha approvato le modifiche ma senza l’intesa tecnica fra il ministero dell’ambiente e il ministero dello sviluppo economico: alcuni argomenti dovranno essere riordinati attraverso l’attento lavoro dei prossimi giorni dei giuristi dei due ministeri.
Il nuovo testo di modifica tocca temi delicati quali le bonifiche, il deposito temporaneo dei rifiuti, il Mud, la definizione di sottoprodotti e materie prime seconde, il riutilizzo di terre e rocce da scavo. Un testo molto diverso da quello proposto a ottobre: numerosi sono stati i pareri espressi dalle Camere e dalla Conferenza Stato-Regione da tenere in considerazione così come doverosa è risultata la necessità di conformarsi alla futura direttiva europea sui rifiuti. Naturalmente potrà subire altre modifiche durante il suo percorso verso il terzo approdo in consiglio dei ministri. Da qui in poi potremmo iniziare a parlare di disposizioni definitive nella loro formulazione.

Mentre il Consiglio dei Ministri approva a sorpresa la revisione sul tema della gestione dei rifiuti, delle acque e delle bonifiche la riforma sulla Vas e Via subisce l’ennesimo rinvio. L’esame in consiglio dei ministri è stato rinviato al 26 luglio. La II parte del Dlgs 152/06 rischia di essere attuata tale e quale a partire dal 1 agosto 2007. Se così fosse l’intero iter di revisione dovrebbe iniziare da capo: primo via libero del Consiglio dei ministri, pareri delle conferenza unificata stato-regione, passaggi alle commissioni parlamentari e altri due approvazioni in Consiglio dei ministri. Nel fra tempo, forse potrebbe scadere il termine dei due anni indicato dalla legge delega che attribuisce al governo il potere di revisionare le materie in tema di Vas e Via e questo comporterebbe ulteriori ritardi soprattutto nell’adattamento della normativa interna con quella comunitaria.

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