[30/07/2007] Rifiuti

Composti organici volatili, un questionario per verificare il rispetto dei parametri Ue

LIVORNO. Un nuovo questionario per gli Stati membri della Ue sui composti organici volatili (cov) connessi all’uso di solventi nelle pitture e vernici e nei prodotti di carrozzeria: è l’oggetto della decisione della commissione 2007/531/Ce. Per verificare l’attuazione della direttiva europea 1999/13/Ce nel periodo 2008-2010 – recepita in Italia con Decreto ministeriale 44/2004 – la commissione europea prevede i parametri da seguire per la stesura della relazione da parte degli Stati membri.

Secondo il legislatore europeo gli stati, ogni tre anni, devono comunicare sulla attuazione della direttiva sottoforma di relazione. E tale relazione è redatta sulla base di un questionario o uno schema elaborato dalla commissione ed inviato agli Stati membri sei mesi prima dell’inizio del periodo della relazione. Gli Stati pubblicano la relazione e contemporaneamente la trasmettono alla commissione. L’obiettivo è dunque quello di uniformare i parametri da seguire nella stesura della relazione per tutti gli Stati membri e quello anche di rendere pubblici e percepibili, da tutti, i dati sulle questioni dei composti organici volatili.

I composti organici volatili includono gruppi di sostanze diverse per i loro comportamenti fisici e chimici contenenti carbonio (esempio idrocarburi clorurati, idrocarburi aromatici e policiclici aromatici, alcani, cicloalcani, aldeidi, terpeni). Sono molto utilizzati nella composizione dei più disparati prodotti industriali. Sono presenti anche in numerosi materiali da costruzione e per finitura dai quali vengono rilasciati per lenta emissione.

E le loro caratteristiche hanno incidenza sullo stato dell’ambiente - influenzano il bilancio totale di carbonio e la capacità di reazione con l’ozono - e sulla salute umana.
Nonostante gli effetti mutino in funzione del tipo del composto organico volatile assorbito, tutti hanno proprietà narcotiche e neurotossiche. Tanto è vero che le intossicazioni più acute si possono avere per inalazione oppure per assorbimento cutaneo. E l’effetto stordente che i composti possono provocare attraverso l’ispirazione intensa ne ha determinato l’utilizzo come “droga dei poveri”: sono noti i casi dei bambini delle favelas brasiliane che “sniffano” vernici e colle fino a sviluppare assuefazione con gravissime conseguenze per la salute fisica e mentale.

Dunque per limitare il doppio effetto dei composti organici volatili sulla salute umana e sull’ambiente il legislatore europeo provvede con una attenta disciplina che regola e dispone i limiti di emissione utilizzati dalle imprese. La direttiva infatti - così come si legge nell’art. 1 - mira a prevenire o a ridurre gli effetti diretti e indiretti delle emissioni di composti organici volatili nell’ambiente, principalmente nell’aria, e i rischi potenziali per la salute umana mediante procedure da attuare nelle attività produttive nel momento in cui l’esercizio delle medesime comporti il superamento delle soglie di solvente indicate.

Partendo dall’assunto che serva un’azione preventiva per proteggere la sanità pubblica e l’ambiente dalla conseguenza delle emissioni particolarmente nocive, e considerando che le emissioni di componenti organici possono essere evitate o ridotte in molte attività ed impianti (in quanto esistono già o saranno disponibili prodotti sostitutivi meno nocivi o comunque nuove tecniche per ridurre l’impatto ambientale), la Ue prevede la necessità dell’elaborazione della relazione trimestrale da parte degli stati.

Torna all'archivio