[06/08/2007] Parchi

Federparchi risponde sì all´invito di Pecoraro: ci costituiremo parte civile contro i piromani

LIVORNO. «Le aree protette del Sud in questo momento sono sotto attacco. Per questo noi saremo pronti a costituirci parte civile negli auspicabili processi contro i colpevoli di questo scempio ambientale, condividendo in pieno le indicazioni del ministro Pecoraro Scanio". Amilcare Troiano, vicepresidente di Federparchi con delega ai Parchi Nazionali, risponde così al ministro Alfonso Pecoraro Scanio, che ieri aveva chiesto che i parchi «si costituiscano in giudizio contro i piromani» e «condanne esemplari contro chi distrugge il nostro patrimonio»

«Parlo anche a nome dei presidenti dei Parchi Nazionali del Pollino, del Cilento e del Gargano - dice Troiano - è un atto dovuto costituirsi parte civile contro questi criminali che ci auguriamo possano essere al più presto individuati dalle forze dell´ordine e dalla Magistratura. A tal proposito Federparchi a nome di tutti i presidenti chiede che vengano maggiormente intensificate le attività di indagine da parte delle forze dell´ordine e da parte del Corpo Forestale dello Stato: a loro va tutto il nostro apprezzamento per l´intensa azione che stanno svolgendo in questi giorni. Chiediamo inoltre che vengano messi a disposizione più mezzi e più uomini da dedicare alle attività investigative».

Ma Troiano rivolge anche un appello ai cittadini: «C´è bisogno della loro partecipazione, del loro aiuto: i cittadini sono chiamati a svolgere un vero e proprio compito di protezione civile, segnalando tempestivamente tutti i principi di incendio e l´eventuale presenza di malintenzionati, affinché si possano contrastare le azioni di questi criminali dell´ambiente, che in pochi attimi sono capaci di distruggere veri e propri giacimenti di biodiversità che i Parchi Nazionali e le aree protette stanno tutelando con tanto impegno: la nostra nazione è la prima in Europa in quanto a conservazione della biodiversità. Determinante, da questo punto di vista, è lo sforzo che la Protezione Civile e le altre istituzioni, quali Regioni e Province, stanno facendo in questi giorni per ridurre al minimo i danni che stiamo subendo».

Torna all'archivio