[07/08/2007] Rifiuti

Operazione-Bagnoli, i sindaci della Val di Cornia spiegano il loro sì

PIOMBINO (Livorno). I sindaci dei Comuni della Val di Cornia, riunitisi nella Giunta Esecutiva del Circondario nella mattinata del 6 agosto, hanno nuovamente affrontato ed approfondito la questione dell’Accordo di Programma Quadro per la bonifica e la ristrutturazione dei siti di bonifica di interesse nazionale di Piombino e Bagnoli-Coroglio.
Il tema, già oggetto di discussione in precedenti riunioni della Giunta, è stato dibattuto alla luce dei più recenti aggiornamenti tecnici, nonché del ricco e partecipato percorso avviatosi nel territorio a partire dal Consiglio Comunale aperto della Città di Piombino tenutosi lo scorso 12 luglio.

E’ comune e chiara la volontà dei sindaci del Circondario di condividere e sostenere convintamente il progetto proposto dal Governo Nazionale, tramite il Ministero dell’Ambiente, al sindaco e al presidente dell’Autorità Portuale di Piombino. Diversi e consistenti sono le ragioni di tale sostegno.

Si tratta prima di tutto di un progetto di risanamento ambientale, che dà un corpo tangibile ad imponenti progetti di bonifica - per la prima volta nel nostro Paese – di siti inquinati di rilievo nazionale. Ciò, si badi bene, varrà anche per Piombino, non solo per Bagnoli, con mobilitazione di ingenti risorse per la messa in sicurezza delle aree industriali prospicienti al porto e la bonifica delle aree marine portuali oltre che, finalmente, delle aree di Città Futura e della discarica dismessa di Poggio ai Venti.
Si tratta inoltre di un imponente progetto di infrastrutturazione portuale, che sveltirà la crescita competitiva di questa parte della costa Toscana dotandola di banchine, fondali e spazi portuali adeguati alle ambizioni e al ruolo del porto di Piombino all’interno della programmazione logistica della Regione.

Si tratta infine di un fondamentale progetto di adeguamento della accessibilità territoriale, con la previsione – per la prima volta nella storia - di finanziamenti certi e ben individuati e di procedure abbreviate per la realizzazione della tratta a 4 corsie Montegemoli-Porto di Piombino della ss.398, sulla cui importanza non occorre dilungarsi soprattutto nei giorni in cui il CIPE ha dato il proprio via libera al completamento della superstrada Grosseto-Fano.
Dal Documento Tecnico che sarà (come auspicato) parte integrante e non successiva dell’Accordo, e che dettaglia gli aspetti finanziari e le modalità di gestione dell’accordo stesso, emerge come in sede tecnica siano stati raccolti una serie di inputs politici largamente condivisi volti a contenere l’impatto ambientale sul territorio dell’operazione: la ricezione dei materiali, il loro trattamento, la movimentazione, lo stoccaggio. Nessun investimento (dei molti finanziati dal Ministero) sarà limitato all’operazione-Bagnoli, tutto resterà nel territorio: gli impianti, i materiali per le opere da realizzare, le infrastrutture, comprese quelle di cantiere.

Il fatto che il complesso delle attività si risolvano nell’ambito portuale e industriale senza interessare aree vergini a rilevante interesse naturalistico è fortemente positivo ed apprezzabile, così come positivo è il coinvolgimento di TAP nell’operazione stessa, che rafforzerà il ruolo strategico di quest’azienda nel settore delle politiche di risanamento ambientale non solo nel trattamento dei rifiuti industriali ma anche nel settore delle bonifiche.
Infine non si può sottacere il ruolo e la statura che nella intera vicenda ha saputo esprimere, insieme al Comune di Piombino, l’Autorità Portuale, in un quadro di compattezza ed unità di visione e di intenti che non possono che essere un punto di forza per l’intero territorio.

Non sfuggono ai sindaci le criticità potenziali e le complessità che una operazione di questa dimensione comporta: la qualità e la mole dei materiali da trattare, la sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente, gli aspetti gestionali, le procedure di appalto. Serviranno controlli stringenti e adeguate capacità e competenze tecnico-amministrative. Ma su tutto questo le garanzie fornite e gli impegni assunti paiono sufficienti.

Siamo di fronte – non può sfuggire – al più grosso investimento pubblico (274 milioni di euro certi solo nella prima fase, con buone possibilità di aggiungerne altri, sulla base dell’Accordo, nei prossimi anni) compiuto dallo Stato Italiano sul nostro territorio da almeno trent’anni a questa parte, dal quale conseguirà un salto competitivo decisivo per le prospettive di tutta l’area. Un investimento coerente con il modello di sviluppo impostato al Tavolo di Concertazione del Circondario, che individua il porto e l’economia del mare come perni della diversificazione sostenibile di quest’area, accanto e in equilibrio con un’industria ambientalizzata, il mondo della piccola e media impresa produttiva, il turismo multiforme.
Questo vogliamo: un’operazione trasparente, chiara in tutti i suoi aspetti, di fronte alla quale le istituzioni nazionali e locali si stanno ponendo con la massima disponibilità e franchezza; ma anche un’opportunità senza compromessi al ribasso né penalizzazioni ulteriori per un territorio che ambientalmente ha già dato e sofferto abbastanza.
Oggi, finalmente, ci viene proposto un riconoscimento tangibile di rango nazionale al ruolo strategico e per molti versi simbolico che Piombino e la Val di Cornia possono giocare nelle prospettive di sviluppo del Paese, affrontando la sfida – difficile qui più che altrove - di tenere insieme crescita, innovazione, coesione sociale e risanamento ambientale.
Quel riconoscimento è una chiamata alle nostre responsabilità più alte come agenti del benessere territoriale, e richiede un profilo affidabile, serio, non condizionato da convenienze politiche di piccolo respiro. Quella cultura del governo delle cose complesse che qualifica una comunità matura, e che è patrimonio storico ed irrinunciabile delle istituzioni toscane.

Giampaolo Pioli, sindaco di Suvereto
Michele Biagi, sindaco di San Vincenzo
Luciano Cencioni, sindaco di Sassetta
Silvia Velo, sindaco di Campiglia Marittima
Gianni Anselmi, sindaco di Piombino

Torna all'archivio