[09/08/2007] Parchi

La battaglia navale di Pecoraro contro gli acquascooter

LIVORNO. Da tutti i sondaggi sotto l’ombrellone risultano le moto d’acqua risultano come la cosa che i bagnanti considerano più fastidiosa e pericolosa, e forse tutti i torti non ce li hanno: dai risultati dei 2245 controlli effettuati dalla Guardia costiera e resi noti dal ministero dell’ambiente e dalle Capitanerie di porto, risultano 352 illeciti., una moto d’acqua su sei non rispetta le norme. Si va dalle violazioni delle norme di sicurezza personale e per gli altri, alla guida senza patente, e poi violazione dei limiti di velocità, navigazione sotto costa e invasione delle aree di balneazione, e al in Aree marine protette.

Anche per questo il ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio si è messo alla testa di questa nuova battaglia navale contro quelli che definisce i pirati del mare, o meglio contro la sfrecciante flotta degli acquascooter, certo per una volta di trovare il consenso dei più.

«L’intensificarsi delle attività di controllo da parte della Guardia Costiera – dice il ministro – è un passaggio fondamentale per garantire un’estate sicura ai cittadini e la salvaguardia dell’ambiente marino, soprattutto nel momento in cui aumentano le presenze sulle nostre coste. Questa prima importante operazione di controlli straordinari fotografa con precisione il problema della sicurezza nei nostri mari e dimostra come sia indispensabile mantenere sempre alto il livello di vigilanza sui litorali italiani.

L’assidua e rigorosa attività di prevenzione e repressione messa in atto dal Corpo delle Capitanerie di porto, costituisce una decisa risposta ai comportamenti illeciti, che oltre a mettere a rischio i bagnanti, hanno un forte impatto sui delicati ecosistemi marini in particolare nei pressi delle aree marine protette».

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