[13/08/2007] Parchi

Investigatori Unesco per i gorilla di montagna uccisi

LIVORNO. Una missione dell´Unesco e dell’Iucn è nella Repubblica democratica del Congo (Rdc) per svolgere un’inchiesta di 10 giorni sul massacro dei gorilla di montagna avvenuto, senza ragione apparente, nel parco nazionale dei Virunga. «Queste uccisioni – si legge in una nota dell’Unesco – sono un colpo alla conservazione dei gorilla di montagna ed un passo indietro per gli sforzi fatti per proteggere questo sito».

La missione investigative si terrà in stretto rapporto con l´Institut congolais pour la conservation de la nature (Iccn) e di concerto con le autorità locali, per tentare di determinare le ragioni di questo brutale attacco ad una popolazione di gorilla di montagna che nel Virunga raggiunge i 370 esemplari, circa la meta dei 700 di questi grandi primati che vivono allo stato libero. Quindi i 7 animali uccisi nel Virunga dall’inizio dell’anno rappresentano un grave campanello di allarme. William Lacey Swing, rappresentante speciale del segretario dell’Onu e capo degli osservatori Onu in Rdc (Monuc), ha assicurato a Francesco Bandarin, direttore del Centro del patrimonio mondiale dell´Unesco che la Monuc darà tutto il suo sostegno alla missione.

Sulla base dei risultati delle indagini, la missione proporrà misure per proteggere i gorilla di montagna e per migliorare la conservazione di un sito iscritto dal 1994 nella lista Unesco del patrimonio mondiale in pericolo.
Gli investigatori di Iucn ed Unesco fanno parte del meccanismo rafforzato di sorveglianza adottato durante la trentunesima sessione a Christchurch (Nuova Zelanda) dal Comitato del patrimonio mondiale.

«L´assenza di spiegazioni per le recenti uccisioni è molto preoccupante – dice l’Unesco – In effetti, non si tratta del classico bracconaggio, dove la motivazione è commerciale. Inoltre, gli animali sono stati abbattuti malgrado il rafforzamento delle pattuglie di sorveglianza e anche mentre i militari sono presenti nella zona». Una delle spiegazioni possibili è la volontà di colpire l’ecoturismo legato ai gorilla o una sfida lanciata a guardaparco ed autorità locali da parte di bande di ribelli sbandati che infestano la zona di confine con Uganda, Ruanda e Burundi.

Il Virunga é il più vecchio parco nazionale africano (1925) ed uno dei 5 siti della Rdc che fanno parte del patrimonio internazionale Unesco che rivestono una grande importanza per la preservazione della biodiversità a livello mondiale. Ma la situazione sembra in degrado a causa di guerra, bracconaggio e questo nuovo tipo di uccisioni, tanto che in autunno è prevista una riunione a Kinshasa tra governo congolese , Unesco ed Iucn per vedere come migliorare la gestione dei siti, anche dalla caotica situazione militare e civile del grande Paese africano mai uscito davvero dalla tragica guerra che lo ha sconvolto per 10 anni fino al 2000.

(Foto fonte Wwf)

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