[13/08/2007] Energia

Parco eolico di Scansano, Legambiente ricorre al Consiglio di Stato

LIVORNO. Ricorso al Consiglio di Stato contro la bocciatura da parte del Tar dell’impianto eolico di Scansano. E’ questa la decisione che ha preso Legambiente e che ha ufficializzato oggi durante un’iniziativa organizzata dall’associazione ambientalista proprio davanti al parco eolico con il sindaco Marzio Flavio Morini. «Faremo ricorso al Consiglio di Stato – ha annunciato Angelo Gentili, della segreteria nazionale - . Su questo tema si gioca il futuro dell´eolico in Italia. E´ una vergogna pensare di abbattere un parco eolico funzionante mentre in Italia si continua a parlare di investire in fonti rinnovabili».

«L´eolico – ha aggiunto Gentili - è una delle vie maestre per combattere i mutamenti climatici. C´è chi non lo vuol vedere, ma l´impianto di Scansano è un buon esempio di come le pale eoliche possano inserirsi in modo armonico anche in un paesaggio delicato e prezioso come quello toscano, gli scempi al paesaggio sono ben altri. L´eolico va fatto, bene, ma va fatto, e chi lo presenta come una soluzione antiecologica fa una cattiva caricatura dell´ambientalismo»

E sull´argomento interverrà molto probabilmente il Ministro dei Beni Culturali e del Paesaggio, Francesco Rutelli che sarà ospite a Festambiente il 17 agosto alle 19.

Sulla questione dell’eolico e del caso di Scansano in particolare, greenreport è intervenuto più volte. E la nostra posizione resta la stessa: l’eolico è una delle fonti alternative che può contribuire – assieme a tutte le altre (sole, idroelettrico, geotermia e anche, in una fase transitoria, il gas) – a far sì che si abbandoni progressivamente l’utilizzo delle fonti fossili per produrre energia. Difficile pensare che qualcuno voglia installare pale eoliche accanto al duomo di Firenze. Quello più che uno scempio sarebbe una vera e propria idiozia. Mentre in assoluto gli areogeneratori devono essere messi là dove c’è vento e l’impatto è ridotto. E qui entrano in gioco le regole, che purtroppo a livello regionale ancora non ci sono. Perché come noto del Pier (piano energetico regionale), che tra l’altro è ancora solo a livello di bozza, se ne sono perse le tracce dopo che è stato rimosso l’assessore all’ambiente Marino Artusa. Così ogni comune fa per sé e i risultati sono quelli che sono.

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