[13/08/2007] Parchi

Toscana: un popolo di navigatori e trasgressori

GROSSETO. I toscani amano il mare, ma forse non lo rispettano molto: «Scaricano illegalmente in mare, continuano a violare sigilli, distruggono il fondo marino con la pesca di frodo, pirati del mare che sfrecciano in acquascooter incuranti di sé e degli altri» dice Legambiente. E "l´ecomafia del mare" produce ogni anno 2,8 infrazioni per ogni km di costa, con un del 22% dei reati rispetto lo scorso anno, e 1655 infrazioni accertate nel 2006, 180 persone denunciate e 159 sequestri effettuati.

Legambiente ha presentato questi preoccupanti numeri a “Mare Monstrum” in Toscana a Festambiente, e i toscani ne escono come popolo di naviganti illegali: «I reati di violazione del codice della navigazione incidono per il 55% del totale(ben 909 infrazioni) seguite da pesca di frodo con 470 infrazioni, (28% del totale regionale); abusivismo edilizio sul demanio, 239 infrazioni accertate (pari al 14 % del totale) ed ultimo inquinamento in generale da scarichi fognari ai depuratori(47 infrazioni pari al 3%)». Dati che arrivano direttamente dalle Capitanerie di porto, dal Corpo Forestale, dalla Guardia di Finanza e dal Noe dei Carabinieri.

E in Toscana ci sono anche due degli ecomostri conosciuti a livello nazionale: gli scheletri di cemento dello Spalmatoio di Giannutri e l’ecomostro di Procchio, nel comune di Marciana, all’Isola d’Elba.

«I dati presentati rappresentano uno strumento per riportare l’attenzione sulla risorsa mare - commenta Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente - La minaccia per il mare toscano arriva principalmente da comportamenti illegali dei cittadini,villeggianti e turisti. E pensiamo alla fotografia del “popolo di naviganti” che restituisce, uno scenario preoccupante, sia per quanto riguarda la tutela dell’ambiente che per la sicurezza di chi va per mare. E alla vigilia di Ferragosto facciamo appello alle istituzioni, ai rappresentanti delle forze dell’ordine, ed in primis ai cittadini per una maggiore tutela e preservazione del turismo, delle bellezze naturalistiche delle nostre località che rappresentano la new economy, il valore aggiunto per il futuro, il vero ed unico volano economico e culturale di molte comunità locali».

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