[13/08/2007] Comunicati

L’India tra la miseria e Marte

LIVORNO. Mentre le borse del mondo tremavano per i prestiti americani e per la bolla edilizia da Bangalore, in India, arrivava la notizia che uno dei Pasi con il più alto numero di poveri del mondo metterà la sua grande crescita economica anche al servizio di due spedizioni scientifiche che rappresentano anche un’esibizione di potenza e di irruzione nel club dei grandi. A trasportare l’India nel club spaziale sarà il razzo che presto metterà in orbita la prima navicella spaziale asiatica dopo quelle cinesi. Dopo poco l’India vorrebbe raggiungere Marte con una sonda spaziale.

«Il nostro obiettivo – ha detto in una conferenza stampa Madhavan Nair, direttore dell’Organizzazione indiana della ricerca spaziale (Isro) – è di effettuare il primo lancio prima del 2010» per questo l’India sta realizzando un razzo capace di superare di 4 volte la velocità del suono, magari utilizzando la già collaudata tecnologia dei vettori nucleari, e sperimentando tutte le tecniche ed i prototipi necessari a conquistare lo spazio. L´India non abbandona nemmeno la sua intenzione di raggiungere Marte entro il 2012.

«Abbiamo sottomesso questa idea agli scienziati che stanno già facendo le loro proposte – ha detto Madhavan Nair all’agenzia Press Trust of India - L´atmosfera di Marte presenta un grande interesse». Contraddizioni di un grande Paese in piena crescita, con ancora masse di poveri ed analfabeti sterminate, pregiudizi di casta, scontri etnici e religiosi irriducibili, ma che è diventato anche una delle potenze scientifiche e della ricerca planetarie.

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