[14/08/2007] Parchi

Sardegna, servirebbe un Soru ecologista anche per i parchi

PISA. La Sardegna per quanto riguarda l´ambiente è una regione a due facce.Sulle coste Soru ha fatto centro tanto che da più parti - anche in Toscana - c´è chi chiede di fare come in Sardegna. E´ la faccia nuova e confortante di una regione che in passato l´ambiente l´aveva spesso poco amato e rispettato. Ma c´è anche il rovescio della medaglia assai meno brillante e riguarda i parchi e le aree protette. Qui le notizie che continuano ad arrivare in continente presentano ben poche novità, il che - considerati i precedenti niente affatto encomiabili - è quanto di peggio possa capitare.

Il tormentone Gennargentu tiene ancora banco senza che ormai si possa aggiungere qualcosa di nuovo visto che contro il parco da anni e anni ci si è sbizzarriti soltanto per inventare nuovi fantasiosi pretesti. Ma anche la fantasia ha i suoi limiti. Di nuovo par di capire si è solo detto che lo stato deve stare fuori. Peccato che non si trovano quelli che stanno dentro. Intanto il tempo passa e per la montagna non si fa nulla se non chiacchere ora sulla pastorizia ora su l´Unesco: l´imporntante comunque è non mettere mano al parco che è lista d´attesa da tempo immemorabile.

Ma anche dove a fatica i parchi erano stati fatti come alla Maddalena (un parco nazionale di un solo comune!) ora si vuole fare il referendum per mandarlo a spigare. Lo ha deciso alla unanimità il consiglio comunale, che ha giugno aveva già dato mandato al sindaco di disconoscere formalmente il Protocollo d’Intesa Stato-Regione-­Comune che nel 1994 aveva dato l’avvio alla procedura istitutiva del parco.

Il resto come dice la canzone è solo noia (e rabbia) perchè anche quelli regionali previsti da anni galleggiano e l´Asinara non scoppia davvero di salute. Inutile dire che come per le coste anche per i parchi si sperava che con Soru le cose cambiassero. Dalle notizie che giungono in questi giorni non sembra purtroppo che sia questa la prospettiva. E´ pur vero che non è mai troppo tardi. Ma anche la speranza prima o poi va a farsi benedire.

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