[16/08/2007] Energia

Global warming, Pecoraro: «Servono strumenti di adattamento»

LIVORNO. Il sito ufficiale del ministero dell’Ambiente riporta oggi un’intervista rilasciata all’agenzia Asca a Pecoraro Scanio. Il leader dei Verdi sintetizza l’azione di governo in atto contro i cambiamenti climatici.
«Servono due tipi di interventi – ha detto il ministro - quelli strutturali, per abbattere le emissioni di Co2, promuovere le energie pulite e fonti rinnovabili come il sole, e l´efficienza energetica edilizia e mobilità sostenibile. Ma allo stesso tempo è necessario fronteggiare i cambiamenti climatici in atto: ecco perché abbiamo organizzato la grande conferenza nazionale del 12 e 13 settembre a Roma alla quale mi aspetto giungano strumenti di adattamento, per fronteggiare le situazioni, dare risposte ai cittadini che si trovano a vivere eventi climatici estremi».

Pecoraro ha ricordato che mai un anno aveva potuto vantare una tale serie di eventi climatici fuori delle norma come il 2007. Gennaio e aprile sono stati i più caldi dal 1880 ad oggi, con circa 1,5 gradi sopra la media. In maggio una serie di ondate anomale ha sommerso 68 isole nelle Maldive, mentre a Mosca si registravano 32,9 gradi e a Buenos Aires nevicava a luglio. E ancora: piogge e alluvioni in Inghilterra a maggio e luglio si sono verificate come non accadeva dal 1766. In Europa occidentale negli ultimi anni la durata delle ondate di calore estive è raddoppiata, mentre è triplicata la frequenza di giornate con caldo anomalo. E secondo gli studiosi l´Europa si deve preparare ad estati sempre più caldi con ondate di calore insopportabile lunghe fino a 10 giorni, mentre prima o poi tempeste e tornado e persino uragani causati dall´effetto serra colpiranno il Mediterraneo che non li aveva mai visti prima. Zone una volta fredde già oggi vantano un clima mite, mentre il Sud si desertifica.

«Nella situazione che stiamo vivendo – ha aggiunto il ministro - entrano in gioco anche altri, nuovi, elementi: bisogna essere pronti, prevedere con anticipo le condizioni metereologiche, ecco perché - afferma il ministro - acquistano un ruolo fondamentale la meteorologia e la capacità di prevedere gli eventi». E poi tocca a noi cittadini impegnarci in prima persona: «Bisogna innescare meccanismi nuovi - spiega il ministro - tutti dobbiamo abituarci a comportamenti sostenibili e virtuosi perché tutti possiamo dare un contributo personale nella lotta ai cambiamenti climatici».

Osserviamo ancora una volta che il ministro, parlando giustamente della necessità di interventi nel campo delle energie rinnovabili e pulite, citi sempre e soltanto il solare. Vorremmo ricordare però a Pecoraro Scanio che questa non è l’unica energia rinnovabile e ben difficilmente si sostituirà la produzione di energia da fonti fossili con quella da rinnovabili se si punta esclusivamente sul sole. L’eolico, l’idroelettrico e la geotermia – oltre al gas durante almeno la fase transitorie – devono essere sfruttate tutte, onde evitare che le iniziative prese finiscano per essere velleitarie e non efficienti ed efficaci. Tutto questo, ovviamente, partendo dal presupposto che il giacimento energetico sta attualmente nel risparmio. A meno di omissioni da parte del giornalista che ha riportato l’intervista a Pecoraro, e che quindi vanificherebbe questa riflessione ma solo nel caso che appunto avesse parlato anche di altre fonti di produzione energetica alternative oltre al solare, vorremmo sapere perché il ministro continua ad ignorare in particolare l’eolico, la tecnologia più efficiente, al momento, anche a detta dell’Ue.

Torna all'archivio