[21/08/2007] Rifiuti

Rifiuti di Bagnoli, Realacci: "Poco sportivo prendere decisioni durante le ferie.."

LIVORNO. «Ma è sicuro che il Comune di Piombino voglia prendere una decisione definitiva sui fanghi di Bagnoli questa settimana? Mi sembra una cosa per lo meno poco sportiva vista la situazione di ferie». Così il presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, Ermete Realacci (nella foto), interviene sull’operazione proposta dal ministero dell’ambiente per trasferire nelle vasche di colmata del porto piombinese i rifiuti provenienti dall’ex area siderurgica sulla costa napoletana.

«Rientro oggi dalle ferie – aggiunge Realacci – e prometto che mi informerò immediatamente della cosa perché la decisione si può prendere a ragion veduta, avendo però tutti gli elementi di conoscenza, perché se c’è un minimo dubbio è bene prendersi qualche giorno di riflessione in più, che non credo comporti grandi conseguenze».

Per Realacci quindi «è bene capire cosa c’è esattamente in questi fanghi e quali sono le condizioni tecniche di questi terreni» ed è per questo che «quando ci sono situazioni di questo tipo è sempre un fatto positivo che ci sia un’attivazione civica. Ma una volta risolti e chiariti tutti i dubbi bisogna procedere perché spesso l’opzione dei riempimenti a mare è un’opportunità importante di sviluppo per porti e città».

Intanto i tempi stringono perché il sindaco di Piombino Gianni Anselmi conta di chiudere la partita nel consiglio comunale in programma venerdì prossimo. Il giorno precedente invece il comitato comprensoriale No Fanghi depositerà in comune le firme raccolte per chiedere un referendum, che fino ad oggi sono già 2800.

E proprio il comitato oggi ha risposto a quanto dichiarato dal sindaco Anselmi sul Tirreno del 19. "Pur di portare in fondo l’”affare Bagnoli” - dicono in una nota - , il sindaco di Piombino ricorre a dati sbagliati e fa affermazioni false, contraddicendo perfino l’allegato tecnico dell’accordo di programma col Ministero dell’ambiente. Se la colmata d Bagnoli non fosse inquinata e contaminata da IPA e da altre sostanze nocive, non ci sarebbe ragione di bonificarla. Ma se Bagnoli piange, Piombino non ride. Come riconosce lo stesso documento tecnico, il sito di Piombino presenta già una contaminazione dei suoli e delle falde sia superficiale che profonda e dei sedimenti dovuta alla presenza di metalli pesanti, Cloruri, Nitriti, Solfati, Idrocarburi, IPA. In queste condizioni, come è possibile pensare di portare qui altri rifiuti con caratteristiche simili? Il sindaco afferma impropriamente che la presenza di IPA sarebbe ben al di sotto dei limiti di legge. Ciò significa che non conosce neanche i dati ufficiali del Ministero dell’Ambiente: le analisi effettuate nel 1999 e nel recente 2006 certificano “l’elevato livello di contaminazione da parte di IPA dei materiali della Colmata”".

Torna all'archivio