[27/08/2007] Parchi

Caccia, la deroga per lo storno divide Wwf, Legambiente e Verdi

FIRENZE. La giunta regionale della Toscana ha approvato la preapertura della caccia ai primi di settembre, e per il Wwf questo provocherà un gravissimo impatto «sulle specie oggetto di prelievo e su tutte le altre presenti sul nostro territorio, a causa dei danni diretti e del disturbo che viene arrecato in un periodo delicatissimo della biologia di molte specie, come sancito più volte dal mondo scientifico».

Il Panda è preoccupato soprattutto per le giovani anatre delle specie nidificanti in Toscana che in questo periodo non hanno ancora finito la muta e hanno difficoltà di volo, «inoltre – spiega Guido Scoccianti, presidente del Wwf Toscana - non sono ancora giunti i contingenti migratori dal Nord e gli spari si concentrano sui pochi soggetti che nidificano sul nostro territorio e che sono quindi per noi di particolare importanza. E i danni non saranno solo per le anatre ma per tutte le specie (protette e non), in particolare per le specie migratrici che si stanno preparando in questi giorni al grande volo di ritorno al Sud. Ma evidentemente di questo ai nostri politici non importa niente. L’interesse è quello di soddisfare appetiti e richieste del mondo venatorio a fini elettorali».

Ma a far arrabbiare il Wwf, e a dividerlo da altri ambientalisti, è anche l’approvazione da parte della Regione anche della caccia in deroga allo Storno. «Si tratta di una evidente violazione delle leggi comunitarie – denuncia Scoccianti - che tutelano questa specie e prevedono possibilità di deroga al divieto di caccia solo per specifici motivi e con particolari criteri. Il criterio però seguito in questi anni dalla regione Toscana è stato sempre quello di una sostanziale apertura generalizzata a questa specie camuffata da deroga, ma senza gli stringenti criteri che una deroga deve avere. Se vi sono danni all’agricoltura, va dimostrato e definito dove e quando si verificano e vanno individuati modalità (e lo sparo non è certo l’unica), luoghi e tempi di eventuali interventi. Mandare tutti i cacciatori a sparare sulla maggior parte del territorio regionale non è un provvedimento studiato per il bene degli agricoltori ma per il piacere (e i voti) dei cacciatori».

Per il Wwf questa è l’ennesima violazione delle norme comunitarie sulla caccia da parte della Toscana, che «per sostenere gli appetiti dei cacciatori mette a rischio tutti i cittadini di gravissime sanzioni pecuniarie da parte della Comunità Europea e perfino del blocco dei finanziamenti comunitari all’agricoltura». Ma se il Wwf annuncia battaglia i Verdi si dicono contrari al provvedimento approvato dalla Giunta ma sottolineano che «qualche passo avanti è stato fatto», anche se il loro assessore Marco Betti non ha partecipato al voto della giunta perché «pur apprezzando i risultati positivi ottenuti, i Verdi rimangono eticamente contrari all’uccisione degli altri animali ed alle deroghe contenute nel provvedimento odierno che ci pongono in posizione arretrata rispetto all’Europa».

Una posizione politica “delicata” che spiegano i portavoce dei Verdi Toscani Mauro Romanelli, Daniela Morra ed i consiglieri regionali Mario Lupi e Fabio Roggiolani e che «rivendicano come successi della propria azione politica e del grande lavoro di lotta e sensibilizzazione degli attivisti animalisti ed ambientalisti gli innegabili passi avanti contenuti nelle decisioni odierne sulla caccia della giunta regionale. Le deroghe infatti, pur da noi non condivisibili, per la caccia allo storno sono limitate alle aree dedicate a viticoltura ed olivicoltura ed è inoltre importante l’unificazione delle date per le specie cacciate. Ovviamente - continuano i Verdi - questi risultati sono anche frutto del corretto lavoro d’indirizzo del ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio. E’ chiaro però che molta strada rimane da fare e che il nostro impegno deve purtroppo fare i conti con una classe politica che da destra e sinistra è favorevole alla caccia e non ha fatto propri, se non superficialmente, i valori della difesa dei diritti di tutti gli esseri viventi e degli ecosistemi naturali. Nella seduta del Consiglio Regionale – annunciano i portavoce e i consiglieri - voteremo contro ed annunciamo la nostra partecipazione ad ogni iniziativa e manifestazione che sarà organizzata dal mondo ambientalista ed animalista contro le deroghe e contro la caccia in senso assoluto».

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