[30/08/2007] Parchi

Legambiente: Niente soldi ai comuni che non fanno prevenzione

LIVORNO. Legambiente Sicilia interviene sulla dichiarazione di stato di calamità nei territori dei comuni siciliani colpiti da incendi e chiede che l´assegnazione di risorse finanziarie da parte dello Stato e della Regione alle amministrazioni locali sia subordinata alla verifica degli adempimenti previsti dalla Legge Quadro sulla prevenzione degli incendi, all´ottemperanza da parte dei singoli Comuni dell´obbligo di istituire ed aggiornare il catasto delle aree percorse da incendi e dalla relativa attivazione dei vincoli.

In altre parole niente soldi ai comuni che non fanno prevenzione e che non attivano i vincoli di inedificabilità e di pascolo sui suoli incendiati.
«Concedere finanziamenti senza aver prima applicato la legge che blocca efficacemente il business politico - economico che sta dietro ai roghi, può rischiare di favorire proprio quegli stessi interessi legati agli incendi - ha affermato Tiziano Granata responsabile dell´Ufficio Ambiente e Legalità di Legambiente Sicilia».
Legambiente Sicilia nei prossimi giorni invierà quindi una nota ufficiale in merito al Prefetto di Messina, alla Protezione Civile nazionale e all´Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente.

«Si tratterebbe - aggiunge Granata - di estendere a tutti i comuni italiani il modello delineato dal Ministero dell´Ambiente per quelli rientranti nei Parchi Nazionali: prima l´istituzione del catasto delle aree incendiate e l´attivazione della prevenzione, poi i fondi pubblici. Solo così – conclude - si può spezzare il circuito perverso dell´economia del fuoco».

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