[03/09/2007] Comunicati

Massa: dall´eco(in)compatibilità, all´ecomeeting

LIVORNO. «Riportare la percezione dell’ambiente alla sua realtà scientifica è nel contesto attuale uno dei fini principali dell’educazione ambientale contemporanea, che non si fa con volantini o spot ma con il coinvolgimento dei produttori primi della cultura: intellettuali e scienziati, docenti delle università, giornalisti ed esperti del settore».

Con queste parole il professore Carlo Da Pozzo, direttore scientifico dell’Ecomeeting, spiega l’utilità del festival che dal 14 al 16 settembre animerà la città di Massa con la sua prima edizione.

«Le politiche ambientali hanno bisogno di procedere di pari passo con una coscienza ambientale matura e consapevole – continua Da Pozzo, che è anche direttore del master in Comunicazione ambientale dell’università di Pisa (facoltà di Lettere) - Se l’intervento di manutenzione quotidiana del territorio appare oggi, come è facilmente riscontrabile, trascurato o negletto ciò è in buona misura e risultato della mancanza di una solida cultura ambientale. Troppo spesso infatti quest’ultima si identifica con luoghi comuni che oscillano dalla salvaguardia di una natura disneyana o comunque tutta buona con l’uomo dalla parte dell’orco, alla difesa dalle emergenze catastrofiche globali».

E il caso ha voluto che questa prima edizione dell’ecomeeting si svolga proprio a Massa, che secondo la ricerca Istat pubblicata la scorsa settimana è risultata essere il capoluogo italiano peggiore dal punto di vista delle politiche ambientali. La ricerca Istat, come ampiamente spiegato da greenreport, deve servire da stimolo per migliorarsi, ma deve anche far riflettere il fatto che la maggior parte dei dati di quella ricerca si basano sulle risposte che ciascun comune ha dato in un questionario da autocompilare e poi rispedire all’Istat. Se quindi sono innegabili le molte criticità ambientali di un territorio come quello della provincia di Massa Carrara, è pur vero che anche a livello di comunicazione ambientale ma anche di percezione e di metacomunicazione, non mancheranno gli spunti per i partecipanti a questa “prima massese”.

«Penso che l’Ecomeetig abbia un valore in più per il motivo stesso che è stato organizzato in un territorio in cui sono presenti molte criticità ambientali – conclude Carlo da Pozzo - fare un festival dell’ambiente a Massa significa porre il problema, e non evitarlo».

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