[04/09/2007] Parchi

Caccia e incendi, l’ordinanza è pronta, anzi...non ancora

ROMA. Alle sollecitazioni delle associazioni ambientaliste che temono la riapertura della caccia nelle aree percorse dagli incendi o nelle loro vicinanze, il ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio ha risposto: «Si farà un´ordinanza con cui a tutte le regioni verrà chiesto di sospendere, limitare o vietare, secondo la gravità della situazione, la caccia nelle aree percorse dal fuoco, come prevede la legge, e in quelle limitrofe».

Un’assicurazione che arriva però dopo che le regioni hanno consentito preaperture mentre ancora bruciavano i boschi e la macchia mediterranea e, al termine di una lunga riunione sull’argomento con regioni, il capo della Protezione civile Bertolaso, e i ministri Lanzillotta e De Castro.
Secondo Pecoraro Scanio «Le Regioni hanno dato la disponibilità a valutare in tempi rapidi il blocco della caccia nelle aree percorse dal fuoco e in quelle limitrofe. Io ho inoltre chiesto di sospendere le preaperture della stagione venatoria e di spostare l´avvio della stagione stessa a ottobre nelle aree che hanno subito un forte stress. Sono stati infatti milioni gli animali arsi vivi durante gli incendi».

Più prudente il ministro delle politiche agricole Paolo De Castro: «Abbiamo letto insieme l´ordinanza, che é positiva, e stiamo valutando qualche ipotesi di aggiustamento in materia di prevenzione». De Castro ha lasciato l’incontro prima che terminasse, ma ha tenuto a dire che «L´anno scorso abbiamo lanciato l´idea del “bosco sicuro” che ha coinvolto gli agricoltori i quali governano 17 mila ettari sul territorio nazionale: il loro coinvolgimento nella prevenzione potrebbe migliorare l´equilibrio nello sforzo di contrastare gli incendi».
Insomma, sembra che la gravità della situazione sia presente a tutti, mas che tutti rivendichino meriti e competenze dietro le spinte delle varie lobby elettorali e rivendicando gelosamente le proprie specifiche competenze.

E lo ha rimarcato anche il ministro per gli affari regionali, Linda Lanzillotta che al termine dell´incontro ha precisato che «Sarà perfezionato il testo dell´ordinanza proposta per rendere operativo il divieto di caccia previsto dalla legge nelle zone percorse dal fuoco e vi saranno criteri puntuali e non particolarmente estensivi di divieto di caccia nelle zone limitrofe, da intendere come perimetri amministrativi già esistenti. Sarebbe impossibile fare nuove perimetrazioni in tempi veloci. La caccia non è comunque che accentui l´emergenza incendi: i cacciatori, semmai, sono interessati alla tutela del territorio. La sospensione dell´attività venatoria serve piuttosto a consentire che le zone bruciate si ripopolino di animali».

Una teoria che è l’esatto contrario di quanto dicevano le sette più grandi associazioni animaliste ad ambientaliste in una lettera indirizzata al governo, ma comunque il ministro Lanzillotta dice che l´ordinanza sarà operativa prima dell´apertura ufficiale della caccia il 14 settembre. I ministri dell´ambiente e delle politiche agricole incontreranno presto il comitato che riunisce istituzioni locali e associazioni venatorie, con l’obiettivo di estendere il divieto di caccia nelle zone percorse dal fuoco anche a quelle limitrofe.

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