[05/09/2007] Rifiuti

I beni comuni al centro della 14esima Marcia della Giustizia Agliana-Quarrata

AGLIANA (Pistoia). Quest´anno la Marcia della Giustizia Agliana/Quarrata promossa dalla Rete Radié Resch è dedicata ai "Beni comuni", quindi anche all´acqua ed ai servizi idrici, alla scuola e alla sanità pubblica, e se vogliamo anche ai rifiuti ( e non solo per i territori che attraversa la marcia). L’appuntamento è per sabato 8 settembre alle ore 19 da piazza Gramsci di Agliana e si concluderà in piazza Risorgimento a Quarrata con gli interventi di personalità stimatissime in tutta Italia e persino a livello internazionale: Riccardo Petrella, Teresa Strada, don Luigi Ciotti, Gherardo Colombo, padre Alex Zanotelli, Giancarlo Caselli.

Per questa 14esima edizione sono attese oltre 10.000 persone (in grandissima parte impegnate o simpatizzanti di associazioni pacifiste, ambientaliste, solidaristiche, che vorrebbero un mondo e una società diversa, giusta, democratica, sostenibile dall´equilibrio ecologico del pianeta).

Il tema "rifiuti" non è "fuori tema" per la Marcia della Giustizia – ricorda Giuliano Ciampolini del comitato contro l’inceneritore di Agliana, perché «i rifiuti sono l´ultimo tassello di una serie di scelte che la marcia ha sempre posto al centro della riflessione: le scelte economiche e produttive, gli stili di vita individuali e la conseguente necessità di cambiarli profondamente, anche con l´aiuto di una politica che non sia subalterna al mercato e agli egoismi individuali».

Ciampolini si rivolge quindi ai comuni per invitarli ad aderire pur sapendo le difficoltà di questi mesi, sulle questioni legate all’acqua, ma soprattutto quelle legate al tema dei rifiuti, con la chiusura temporanea dell’inceneritore di Montale decisa dopo gli sforamenti ai limiti delle diossine.
«Capisco che per aderire e partecipare anche su questo tema è necessario dire qualcosa che entri in sintonia (almeno parziale) con i partecipanti e con le personalità che fanno gli interventi conclusivi – scrive Ciampolini - e considero anch´io una scelta criticabile quella del coordinamento dei Comitati della Piana di motivare la loro manifestazione con una piattaforma (pur apprezzabile nonostante alcune semplificazioni e facilonerie eccessive) sovrastata dallo slogan "No alla riapertura dell´inceneritore di Montale"».

«I rifiuti che ognuno (quotidianamente) mette fuori dalla porta sono la conseguenza delle scelte economiche e produttive e degli stili di vita individuali – continua l’esponente del comitato di Agliana - alimentati dall´economia di mercato e dagli egoismi e solo tramite una politica diversa (che indirizzi diversamente l´economia, le scelte produttive ed anche gli stili di vita individiali) possiamo davvero ridurre i rifiuti e diminuire l´impatto che ha il loro trattamento, avendo la consapevolezza che le alternative all´incenerimento sono realizzabili, ma hanno bisogno di progetti, di risorse finanziarie, di una diversa educazione civica di tante persone e del tempo oggettivamente necessario per realizzarle: solo così è possibile creare le condizioni per superare (o ridimensionare fortemente), il prima possibile, la scelta dell´incenerimento. Considerando queste difficoltà oggettive, l´inceneritore di Montale deve essere riaperto, ma accettando una serie di proposte finalizzate al funzionamento nella maggiore sicurezza possibile ed a realizzare le alternative che consentano di chiuderlo il prima possibile».

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