[07/09/2007] Acqua

Lucca, la Provincia approva una mozione per la ripubblicizzazione dell´acqua

LUCCA. In Provincia la sinistra cosiddetta “radicale” promuove ed il consiglio approva una mozione per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato. Il documento, presentato dai gruppi di Rifondazione comunista, Comunisti italiani e Sinistra democratica, passato con diciassette voti favorevoli, due contrari e tre astenuti, impegna la giunta di Palazzo Ducale a «sostenere in tutte le sedi l’esigenza di approvare urgentemente una nuova legge imperniata sulla proprietà e gestione pubblica del servizio idrico, ma anche di definire tempi e modi per il superamento dell’attuale modello di gestione idrico e trasmettere l’atto alla Regione Toscana e ai capigruppo della Camera dei Deputati e del Senato, nonché al Governo italiano».

Nell’introdurre l’argomento il presidente del consiglio Giovanni Gemignani si è soffermato sul valore centrale della risorsa acqua. «Quattro anni fa il consiglio provinciale dedicò una seduta monotematica al tema dell’acqua, approvando all’unanimità un ordine del giorno. Constatiamo che il nostro pianeta sta soffrendo una sete sempre più forte, dovuta in buona misura al crescente inquinamento delle acque idropotabili. L’inquinamento prodotto impedisce di avere abbastanza acqua, situazione che è aggravata dallo squilibrio di risorse idriche nelle varie zone del mondo. Un altro aspetto fondamentale- ha continuato Gemignani- è quello legato alla stabilità geomorfologica: l’acqua viene spesso gestita in maniera irrazionale, trascurando la corretta regimazione. Per questo è necessario, anche nel nostro territorio, un piano organico di tutela della quantità e qualità dell’acqua, anche nell’ottica della sicurezza della montagna e della collina. Il tema delle risorse deve vedere tutte le forze politiche impegnate affinché tale patrimonio non sia disperso. L’apertura ai privati negli Ambiti territoriali ottimali deve avere come obiettivo il rinnovo della rete distributiva. Questo ordine del giorno- conclude Gemignani- va nella stessa direzione, per un rinnovamento del sistema distributivo che tuteli il patrimonio idrico comune».

Non pare che Gemignani abbia colto pienamente il significato della mozione illustrata dal capogruppo di Rifondazione Marco Bonuccelli.
«L’acqua è fonte di vita – ha dichiarato Bonuccelli – e costituisce pertanto un bene comune dell’umanità, un bene irrinunciabile che appartiene a tutti e di cui nessuno può essere proprietario. In Italia le lotte per il riconoscimento e la difesa dell’acqua hanno assunto un peso di notevole importanza ed occorre sancire con forza il principio che l’acqua deve rimanere pubblica nelle proprietà e nella gestione. Esiste una proposta di legge nazionale che va in questa direzione ed ha trovato terreno fertile nella comunità lucchese che continua a sostenere la necessità dell’apertura di un processo alternativo alla privatizzazione. Un processo- ha concluso Bonuccelli- che sosteniamo anche attraverso questa mozione».

Contraria Forza italia che attraverso le parole del consigliere David Marcucci individua alcune criticità senza però esplicitare chiaramente le soluzioni alternative «Non è un problema di accesso dal momento che a nessun italiano è precluso l’utilizzo di acqua potabile. È altresì una questione di costi e di gestione. La questione è complessa e la ripubblicizzazione può significare un passo indietro, con la creazione dei soliti carrozzoni che non fanno bene a nessuno. Ci sono invece strumenti a disposizione di chi non ha la possibilità di pagare e per chi non ha la risorsa» conclude Marcucci. A sostegno della mozione si è espresso il capogruppo dei Comunisti italiani Fabrizio Bianchi, citando l’esempio del popolo boliviano che si è ribellato contro la privatizzazione che impediva l’accesso all’acqua potabile, pretendendo e ottenendo la riacquisizione della gestione da parte dello Stato dopo la privatizzazione.

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