[12/09/2007] Consumo

Sana al via: in scena il processo al biologico

LIVORNO. Apre domani a Bologna il Sana (il 19° Salone internazionale de naturale) e tra gli eventi più significativi – oltre a quelli già indicati nei giorni scorsi – segnaliamo quello in programma alle 11 alla sala Notturno del Blocco D: il “Processo al bio”. Come noto il biologico è stato recentemente messo sul banco degli imputati. L’Espresso lo ha definito un bluff e si è scatenato un ampio dibattito.

Così il biologico si trova costretto a “difendersi” da accuse piuttosto infondate e per faro è stato organizzato questo processo/tavola rotonda, coordinato da Enrico Cinotti, redattore de “Il Salvagente”, a cui parteciperanno importanti rappresentanti italiani del settore. Tra questi Guido Tampieri, sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Paolo Carnemolla, presidente Federbio; Roberto Pinton, segretario Assobio, e Maurizio Zucchi, Direzione Qualità Coop Italia.

Ricordiamo che con 45.000 aziende agricole, 4.700 imprese di trasformazione e 1.200 dettaglianti, centinaia di tecnici, migliaia di addetti, una superficie di oltre 1 milione di ettari coltivati senza utilizzare nemmeno un grammo di sostanze chimiche di sintesi per offrire prodotti assolutamente sani e genuini e salvaguardare l’acqua, il suolo e l’aria, l’Italia si pone in testa alle classifiche europee e mondiali del biologico. Un comparto che, grazie a tecniche di coltivazione “pulite”, offre importanti garanzie sotto il profilo della tutela dell’ambiente e della salute dei consumatori. Valori che gli operatori del settore si sono da sempre impegnati a promuovere attraverso specifiche ed articolate iniziative di comunicazione rivolte all’intera opinione pubblica.

Ma questo per qualcuno non è abbastanza nonostante le ricerche scientifiche concordino sull’assenza di sostanze tossiche nei prodotti biologici e contemporaneamente sulla maggior presenza di antiossidanti, sostanze nutrienti e vitamine, da cui emerge la “supremazia” del bio. Se non sarà detta certo l’ultima parola e pur sapendo che il verdetto sarà senz’altro assolutorio nei confronti del biologico, questa tavola rotonda dovrebbe almeno fare un po’ di chiarezza su un settore che ha molto a che fare con la sostenibilità (ambientale e pure sociale).

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