[13/09/2007] Acqua

Life Saver Bottle: e l´acqua di fogna diventa potabile?

FIRENZE. I cambiamenti climatici, l’antropizzazione, l’incuria del territorio sono sempre più spesso causa di eventi catastrofici, come ad esempio le alluvioni o i terremoti, che si susseguono con ritmi sempre più ravvicinati ed intensi nelle varie parti del pianeta. Nella fase di emergenza uno dei problemi maggiori è quello di garantire un adeguato approvvigionamento idrico.

Quasi costantemente, infatti, in queste situazioni viene distrutto o reso inutilizzabile il sistema acquedottistico, ma nonostante questo è necessario garantire alle popolazioni colpite acqua di buona qualità per le necessità primarie (igiene personale, cottura e lavaggio alimenti…) nelle varie fasi del periodo di emergenza. Di solito in condizioni precarie come quelle successive agli eventi citati, si accresce tra l’altro il rischio del contagio per le malattie batteriche e virali anche veicolate attraverso l’acqua. Quindi inizialmente viene fornita acqua confezionata per gli usi primari.

In un secondo momento l’acqua potrà essere fornita tramite autobotti per tutti gli usi compresi quelli igienici, per poi passare a potabilizzatori mobili che trattano acqua prelevata da fonti distanti dalla zona del disastro. Per periodi più lunghi emergenziali di solito viene costruito un sistema acquedottistico di emergenza con vere e proprie condotte. L’acqua distribuita non deve presentare rischi per la salute anche se per alcuni parametri in situazioni emergenziali si va in deroga rispetto alla normativa vigente (vedi anche D.Lgs. 31/2001 che regola la qualità dell’acqua destinata al consumo umano) e, visto che uno dei disinfettanti più efficaci è il cloro (anche per la facilità di trattamento) è previsto che il cloro-residuo in tali circostanze possa essere più elevato rispetto alla normalità.

Ma dalle notizie che arrivano dall’Inghilterra tutto questo procedimento potrebbe essere superato. Infatti se fosse verificata la validità dell’invenzione denominata “Life Saver Bottle”, di un imprenditore di Ipswich presentata ad una fiera a Londra, si potrebbe rendere bevibile addirittura l’acqua di fogna. Grazie ad una speciale bottiglia dotata di un filtro (da cambiare ogni 6mila litri), in pochi secondi, si può rendere potabile acqua contaminata da batteri e virus. Secondo Michael Pritchard, l’inventore della bottiglia venduta in più di mille esemplari in poche ore, con questo metodo si potrebbe evitare l’uso delle pasticche che purificano l´acqua, che però danno un sapore spesso sgradevole. L’idea a Pritchard è venuta vedendo il dramma dei superstiti dello tsunami in Asia del 2004 e dell´uragano Katrina nel 2005, restati per giorni senza acqua potabile.

Secondo l’inventore le prestazioni della Life Saver Bottle sono eccezionali: i filtri tradizionali possono bloccare batteri che misurano 200 nanometri, ma non i virus, che sono lunghi appena 25 nanometri, mentre la bottiglia, filtra qualsiasi cosa che sia più lunga di 15 nanometri. I costi almeno per ora sono decisamente alti: 270 euro circa. Accertata la funzionalità del prodotto, verificati i tempi di filtrazione, sembra essere oggetto più idoneo all’equipaggiamento di emergenza per uso individuale, ad esempio per i militari. Per i grandi numeri delle catastrofi ambientali citate, forse i metodi già sperimentati sono più efficaci e meno costosi.

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