[14/09/2007] Comunicati

C´è bomba e bomba...ecologica

LIVORNO. La bomba ecologica esiste davvero. Nonostante greenreport cerchi da tempo di stigmatizzare l’uso mediatico delle bombe ecologiche strillate a 9 colonne e della strategia del catastrofismo, questa volta dobbiamo ricrederci: la Russia infatti sta lavorando alla sua nuova superbomba, la cui efficacia e capacità è comparabile con quella della bomba atomica, ma la potenza è 4 volte superiore ai più recenti ordigni usciti dai centri di ricerca statunitensi. E soprattutto è ecologica: «Dopo l’esplosione il terreno nell’epicentro assomiglia a quello lunare, ma non c’è alcun tipo di inquinamento» ha annunciato con grande soddisfazione il vice capo di Stato maggiore delle forze armate russe, Aleksandr Rukshin all’indomani del primo test effettuato.

In cosa consista l’ecologicità di questa bomba è piuttosto difficile capirlo: probabilmente si intende il fatto che non rilascia nell’ambiente contaminazioni radioattive, anche perché l’ambiente semplicemente non esiste più: prima di esplodere la vacuum bomb disperde una nube di polveri di esplosivi che si miscelano con l’ossigeno, spiegano dal Cremlino. La deflagrazione provoca quindi una pontentissima onda d’urto supersonica e temperature altissime. «E dopo l’esplosione – ha spiegato ancora con orgoglio Rukshin – su una superficie di molti chilometri quadrati tutto ciò che è vivo evapora». Senza neppure bisogno, aggiungiamo noi, di raccogliere e smaltire cumuli di macerie o di materiale organico sbruciacchiato.

In febbraio Valdimir Putin aveva annunciato un ambizioso piano di modernizzazione degli arsenali e delle strutture militari, che prevede in otto anni l´investimento complessivo di 146 miliardi di euro. E rispondeva a chi gli contestava di riprendere la corsa agli armamenti, che in ogni caso gli investimenti militari della Russia erano di 25 volte inferiori a quelli americani.
Insomma quando si dice che i governi dovrebbero orientare la ricerca sviluppando l’innovazione di processo e di prodotto verso la sostenibilità si intende proprio questo: peccato che in Russia (e purtroppo non solo) il verso scelto sia il più sbagliato, pur velato da questa improbabilissima mascherata delle armi di distruzione di massa ecologiche.

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