[17/09/2007] Consumo

Sostanze chimiche, in arrivo la riclassificazione Ghs

LIVORNO. Il sistema “Ghs” (Globally harmonized system) per la classificazione delle sostanze chimiche è in arrivo anche nella Comunità europea, dopo essere stato elaborato dal Consiglio economico e sociale dell’organizzazione delle Nazioni unite.
Il Ghs è il sistema globale armonizzato per la classificazione ed etichettatura dei prodotti chimici. Mira a migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori, dei consumatori e dell’ambiente fornendo consistenti e appropriate informazioni sull’uso dei prodotti chimici. Inoltre tende a unificare i numerosi regolamenti che obbligano i produttori ad adeguare i sistemi di classificazione a seconda dei paesi in cui producono o esportano.

Rispetto al passato cambieranno alcuni metodi per definire la categoria di pericolosità e aumenteranno le categorie di pericolosità per prodotti a minor impatto; il sistema di classificazione per i preparati muterà così come i simboli di etichettatura.

In regime di Ghs il familiare simbolo arancione sarà sostituito da una nuova serie di pittogrammi romboidali come già esistono per il trasporto, ma con la differenza che il simbolo nero sarà apposto su fondo bianco con bordo rosso.

Il Ghs è stato approvato nel dicembre 2002 dal comitato di esperti delle Nazioni Unite, è stato formalmente adottato nel luglio 2003 e riveduto nel 2005. Nel suo piano di attuazione - adottato a Johannesburg il 4 settembre 2002 - il Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile ha invitato i paesi ad applicare il Ghs al più presto affinché il sistema sia pienamente operativo entro il 2008.

Oltre a partecipare ai lavori delle Nazioni Unite per l’elaborazione del Ghs, la Commissione ha annunciato in più occasioni la sua intenzione di proporre il recepimento del Ghs nella normativa
comunitaria, ad esempio nel Libro bianco del 2001 “Strategia per una politica futura in materia di sostanze chimiche” e nella relazione esplicativa che accompagna la proposta di modifica della
direttiva 67/548/CE adottata contemporaneamente alla proposta di regolamento Reach.

Del resto i prodotti chimici sono fabbricati e scambiati in tutto il mondo e presentano ovunque gli stessi pericoli. Quindi le descrizione dei pericoli non possono differire tra i paesi se il prodotto è identico. Le imprese avranno minori costi da sostenere, non dovendo valutare le informazioni sui pericoli dei loro prodotti chimici secondo diversi criteri.

E l’uso degli stessi criteri per identificare i pericoli dei prodotti chimici e della stessa etichettatura per descriverli permetterà di accrescere la coerenza, la trasparenza e la comparabilità internazionale delle misure di tutela della salute umana e dell’ambiente.

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