[10/01/2006] Energia

Nenci: «Piattaforma Bp-Edison e Olt possono convivere»

ROSIGNANO (LI) - Negli uffici del Comune di Rosignano regna l’attesa, almeno per quanto riguarda il progetto della piattaforma del gas Bp-Edison-Solvay. «L’amministrazione comunale – sottolinea subito il sindaco Alessandro Nenci – non ha ancora espresso alcun parere sul progetto».
E non potrebbe essere altrimenti, visto che l’impasse deriva da fattori “esterni”. Primo: il Tar deve esprimersi sui ricorsi presentati da Bp-Edison-Solvay e da due gruppi di minoranza contro il referendum proposto dal comitato cittadino e valutato ammissibile dal Comune. Secondo: la Commissione tecnica regionale deve ancora esprimersi in merito alla sicurezza e all’impatto ambientale del progetto. Terzo: gli uffici comunali devono verificare la correttezza delle 1400 firme raccolte tra i cittadini per chiedere il referendum.

«Non intendiamo esprimerci – continua Nenci – finché non avremo letto l’analisi dei rischi e finché non sapremo se il Tar concederà o meno la sospensiva ai ricorrenti sul referendum». Parole precise e misurate quelle del sindaco Nenci, che ricorda anche come «l’apprezzamento iniziale espresso dal Comune sulla proposta Bp-Edison-Solvay riguardava solo la proposta industriale. Proposta che del resto è molto rilevante dal punto di vista economico, 450 milioni di euro, in grado di portare consolidamento e sviluppo all’economia locale. Da allora abbiamo lavorato per chiedere ai proponenti le massime garanzie in fatto di sicurezza e impatti ambientali. Tanto che per esempio nel progetto iniziale era previsto il coinvolgimento della zona a mare per i serbatoi di etilene, che invece nel progetto di oggi sono stati spostati in area industriale».

Sulla convivenza dei tre progetti del gas in provincia di Livorno, Alessandro Nenci è possibilista. «A parte il fatto che del tubone di Piombino si sonosce ancora poco e mi sembra ancora più un’espressione di buona volontà che un progetto, ritengo invece che Rosignano e Livorno siano compatibili. I sistemi di gassificazione sono più flessibili del petrolio e visto che il fabbisogno energetico del nostro paese continuerà a crescere, costituire nella nostra provincia un polo dell’energia potrà essere un’occasione formidabile».

Nenci getta uno sguardo anche alle due centrali Enel di Livorno e Piombino. «Passare dal gasolio al gas può solo migliorare la situazione ambientale – conclude Nenci - si tratta di capire se l’Enel ha questa intenzione o se come anticipato pensa davvero ad una riconversione a carbone della centrale piombinese. In ogni caso spero che la vicinanza di due terminal del gas costituirà uno stimolo in più per i vertici Enel».

(nella foto l´area industriale Solvay)

Torna all'archivio