[19/09/2007] Comunicati

Una "Finanziaria per il clima" in attesa di quella "per i rifiuti"...

LIVORNO. L’ambizione è di quelle importanti: lavorare per realizzare “una finanziaria per il clima” che sia contemporaneamente il primo passo su cui costruire un percorso unitario della sinistra plurale. Con questi obiettivi nasce l’appuntamento di sabato prossimo a Roma (ore 9,30 all’auditorium di via Rieti) organizzato da Sinistra democratica, Rifondazione comunista, Comunisti italiani e Verdi. La platea degli interventi in effetti non è da poco: dalle 10 introdurranno i lavori Vincenzo Ferrara (climatologo dell’Enea), Paola Agnello Modica (Cgil) e Giulio Marcon (Sbilanciamoci!). Seguirà la tavola rotonda con i ministri Pecoraro Scanio e Mussi, insieme a Franco Giordano e Manuela Palermo. Quindi nel pomeriggio i focus su tematiche precise: si parlerà di Energia con Umberto Guidoni, di mobilità con Fulvia Bandoli e Mirko Lombardi, di democrazia ecologica con Antonio ferrentino, di acqua con Tommaso Sodano e J.Claude Saroufim, di Biodiversità con Loredama De Petris e Valerio Calzolaio.

«E’ la prima volta che gli ecologisti di tutte le forze della sinistra si mettono insieme in un’iniziativa politica – spiega la deputata di Sinistra democratica Fulvia Bandoli - Per questo ritengo che sia un appuntamento di grade importanza perché spero che ci aiuti sulla strada dell’unità. E il fatto che questa nuova unità della sinistra possa essere fatta partendo dai temi ambientali, è cruciale per rinnovare la cultura politica italiana».

Nella pratica della finanziaria invece che cosa proporrete?
«L’obiettivo è quello di mettere giù alcuni punti concreti da proporre al governo perché siano inseriti nella finanziaria. Provvedimenti quindi in materia di energia e trasporti soprattutto, che possano portarci a rispettare impegni presi anche con l’Europa e la comunità internazionale sul fronte delle emissioni».

Perché tra i focus di questa conferenza non ci sono i flussi di materia e i rifiuti, non ritiene che questa sia una mancanza?
«Non ho preparato io l’appuntamento, ma in ogni caso probabilmente non si parla di rifiuti perché non ci sono cose da dire sui rifiuti, visto che oggi noi abbiamo in Italia fortunatamente una buona legge sui rifiuti…».

Mi perdoni se la interrompo… di quale buona legge sta parlando?
«Si chiama Ronchi».

Veramente oggi in Italia è vigente il Testo unico di Matteoli e non la legge Ronchi.
«No, allora non facciamo confusione. In Italia c’era una buona legge sui rifiuti, quella di Ronchi. Poi purtroppo la legge delega di Matteoli l’ha cambiata e anzi l’ha letteralmente devastata. Il ministro Pecoraro Scanio sta cercando di correggerla insieme alle altre forze del centrosinistra, ma non è materia che si può affrontare in finanziaria».

In realtà dopo un anno e mezzo di lavoro i due decreti correttivi al Testo unico di Matteoli sono decaduti per un errore tecnico del governo, sempre che non sia frutto delle divisioni che ne hanno accompagnato la stesura. E ora l’iter deve ripartire daccapo in una corsa contro il tempo.
«Non credo che ci sia qualcosa di misterioso dietro l’errore. Da parte di queste forze che promuovono l’iniziativa di sabato non possono davvero esserci sospetti: siamo tutti impegnatissimi sul territorio e anche in parlamento nell’affrontare in modo corretto le tematiche ambientali».

E dentro le tematiche ambientali ci sono anche i flussi di materia e i rifiuti, che tra l’altro erano presenti nella finanziaria 2006. Non le pare che ci sia una tendenza a ignorare e a nascondere la questione dei rifiuti?
«Le ripeto, il titolo del nostro evento è “Una finanziaria per il clima”. Non abbiamo sottovalutato il problema, semplicemente sui rifiuti proporremo sicuramente altri incontri nel prossimo futuro».

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