[20/09/2007] Comunicati

La sinistra dell´Unione chiede una Finanziaria verde

LIVORNO. Tra le tre priorità che i leader della sinistra dell´Unione Fabio Mussi (Sd), Franco Giordano (Prc), Oliviero Diliberto (Pdci) e Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi), hanno presentato stamattina a Romano Prodi, c’è anche l’ambiente, insieme al lavoro e al sapere.

Cominciano così ufficialmente le danze intorno alla finanziaria 2008 nella quale sono riposte effettivamente molte speranze da parte degli ambientalisti. Da parte della Sinistra dell’Unione si chiede il rispetto degli impegni assunti prima con gli elettori e poi con la maggioranza parlamentare. «E’ necessario - si legge infatti nel documento - mantenere una congruità tra quanto scritto nel Dpef , e nelle risoluzioni approvate in Parlamento, e la scrittura materiale della finanziaria».

Per quanto riguarda l’ambiente «La finanziaria dovrà intervenire con decisione – si legge - sulla dimensione globale degli allarmi ambientali e della qualificazione energetica e dei modelli di consumo».

Le proposte sono tante, ma sembrano più che altro un elenco della spesa, dal finanziamento di interventi di abbattimento delle emissioni di gas serra e di sviluppo di fonti rinnovabili alla garanzia della tutela degli habitat e della biodiversità, dal contrasto dell´abbandono delle aree agricole marginali attraverso vantaggi agli imprenditori agricoli, alla lotta alle ecomafie, dal risparmio energetico e lo sviluppo delle "isole energetiche" agli incentivi per spostare l´onere fiscale dalle tasse sul lavoro alle tasse sulle attività inquinanti e climalteranti.

Roba per i media insomma e neanche molto in verità (mancano per esempio riferimenti diretti e concreti alla contabilità ambientale) anche se in realtà tutto rientra in un obiettivo di fondo da evidenziare come segnale positivo, ovvero seguire le linee delle risoluzioni parlamentari sul Dpef, e dedicare una completa attenzione al rispetto del protocollo di Kyoto, attraverso la destinazione del 40% delle risorse per le nuove iniziative previste tra le spese eventuali.

«Abbiamo dato il segnale forte per un´unità d´azione e di un lavoro intenso – ha commentato Pecoraro Scanio (Nella foto) - Dopo la finanziaria dello scorso anno in cui si è pensato al risanamento dei conti (veramente c´èra anche il "porta a porta", ndr) ora bisogna pensare al risanamento sociale e dell´ambiente. Chiediamo che si applichi il programma della coalizione – ha concluso - senza cedere ai ricatti dei poteri forti che da più di un anno cercano di boicottare l´azione riformatrice. Troppe volte si crea una confusione di parole che non aiuta il governo e mette in discussione la collegialità». Appunto! Basta guardare l´approccio del ministro al tema rifiuti-bonifiche per rendersi conto di quanto siano sante queste parole.

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