[20/09/2007] Aria

Sabato senza auto in 40 città italiane

LIVORNO. Sabato in Europa sarà la “Giornata internazionale senza auto”. L’iniziativa, giunta alla sua sesta edizione, rientra nella più ampia “Settimana Europea della Mobilita” alla quale hanno già detto sì 1300 città del Vecchio Continente, per promuovere sistemi di trasporto rispettosi dell’ambiente.

In Italia andranno “a piedi” i cittadini di 40 centri urbani: Genova, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo tra le grandi città. E per Legambiente è l’occasione per ribadire la necessità una mobilità più sostenibile da raggiungersi anche con un impegno più ‘coraggioso’ da parte dei sindaci.

«Con l’arrivo dell’autunno - dice Roberto Della Seta, presidente di Legambiente - sicuramente torneranno ad alzarsi i livelli di PM10 ed è prevedibile che si supereranno presto i limiti imposti dell’Unione europea, così come è successo lo scorso anno. Ebbene, i Sindaci non possono continuare a affrontare il problema con interventi spot. Ormai tutti concordano sul fatto che l’imputato numero uno dello smog in città sia il traffico veicolare privato, per questo è necessario ridurlo incentivando il trasporto pubblico».

Secondo Legambiente dunque, la vera sfida è quella di ridurre il numero di veicoli in circolazione che in Italia sono arrivate a 58 vetture ogni 100 abitanti portando il nostro Paese al primo posto tra i paesi UE per numero di auto pro-capite.

L’associazione ambientalista ha monitorato settimanalmente i livelli di PM10 in 74 capoluoghi di provincia italiani e i risultati non sono confortanti: fine maggio 2007 già il 60% delle città aveva superato la soglia dei 35 giorni di superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi/m3, con 9 capoluoghi che hanno superato di oltre il doppio il limite.

«Purtroppo – conclude il presidente di Legambiente - continua a mancare il pragmatismo dei sindaci di fare scelte concrete come succede invece in altre città europee. Come sempre, Legambiente, propone una serie di misure che davvero potrebbero dare un segnale per una diversa idea di mobilità cittadina».

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