[20/09/2007] Urbanistica

Piano di sviluppo rurale toscano: c´è il sì di Bruxelles

FIRENZE. Bruxelles ha detto sì al piano di sviluppo rurale della Toscana. Consentirà di indirizzare verso il settore 840 milioni di euro (di cui 370 di finanziamenti europei), per un investimento complessivo stimato in oltre 1.300 milioni. Soddisfatta l’assessore Susanna Cenni (Nella foto): «L’approvazione del piano il risultato di una lunga e complessa operazione di elaborazione,approfondimento e concertazione, proseguita fino a pochi giorni fa. Ma soprattutto mette in campo alcune importanti novità che aiuteranno l’agricoltura toscana a diventare più competitiva. E’ stato premiato il nostro sforzo in favore dei piani regionali anziché di un unico piano nazionale. Grazie alla grande opportunità strategica costituita dal piano potremo ora mettere in atto quelle grandi scelte strategiche scaturite dalla conferenza regionale sull’agricoltura di un anno fa».

L’assessore ha sintetizzato queste scelte in cinque titoli: la spinta alla modernizzazione e all’aggregazione del sistema rurale toscano, grazie alla concentrazione del 40% delle risorse finanziarie sull’asse competitività; la grande attenzione trasversale ai temi dell’agricoltura di qualità (agro-ambiente, agriqualità, produzioni biologiche, produzioni locali); la grande novità del ruolo centrale attribuito alla filiera, che consentirà anche all’ agro-industria di accedere, insieme ad altri soggetti, a finanziamenti specifici;il superamento, dopo lunga discussione, delle iniziali perplessità della Commissione rispetto alle proposte della Toscana sulla sicurezza del lavoro, raccogliendo così un preciso input del consiglio regionale; il ruolo dell’energia, presente in tutti e tre gli assi e che presenta grandi opportunità (qui però entrerà in gioco l’atteso Piano energetico regionale che dovrà stabilire le linee guida in particolare delle centrali a biomasse, oggetto di notevoli discussioni in tutta la Toscana ndr).

Qualche rammarico Cenni ha voluto esprimere per l’esclusione delle aree urbane dalle misure di diversificazione delle attività agricole: «Un’esclusione –ha detto - che provoca profonda insoddisfazione. Su questo punto non ci arrenderemo, ma, insieme ad altre regioni con lo stesso problema, riprenderemo il confronto con il governo nazionale». Un ringraziamento quindi l’assessore ha voluto riservare «alle organizzazioni agricole, gli enti delegati e gli altri attori del tavolo verde per la forte collaborazione assicurata nella redazione del piano». Infine un annuncio che è anche un impegno di accelerazione delle procedure: «Dal prossimo mese di ottobre i produttori potranno accedere ai bandi per l’assegnazione delle risorse».

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