[20/09/2007] Consumo

Coca Cola ambientalista! Parola di Greenpeace

LIVORNO. A volte può anche capitare che una multinazionale venga premiata da un’associazione ambientalista. E’ il caso di Greenpeace che applaude l’impegno di Coca-Cola ad usare refrigeratori e distributori automatici amici del clima in tutte le sedi ufficiali dei Giochi Olimpici del 2008 che si terranno a Beijing (Pechino meglio!) e altre sei città in tutta la Cina: il 100% dei refrigeratori e distributori automatici forniti da Coca-Cola per tutte le sedi dei Giochi Olimpici saranno infatti caratterizzati da un isolamento senza idrofluorocarburi (HFC-free), refrigeranti naturali, e un’esclusiva tecnologia chiamata Energy management system (EMS) che migliora l’efficienza energetica delle unità di oltre il 35%.

Considerando una durata di vita dei refrigeratori intorno ai 10 anni, i circa 6.350 refrigeratori amici del clima di Coca-Cola, ridurranno le emissioni di gas serra approssimativamente di 4.500 tonnellate.
Questo impegno arriva come risultato dei continui sforzi congiunti per promuovere una refrigerazione sostenibile che Greenpeace e Coca-Cola portano avanti fin dai Giochi Olimpici di Sydney 2000.

Greeenpeace ha condotto campagne per l’eliminazione di condizionatori e refrigeratori Hfc sin dal remoto 1990. Secondo quanto indicato dall’Unep (United Nations Environment Programme), gli idrofluorocarburi sono potenti gas serra e alcuni di questi sono 11.700 volte più dannosi delle emissioni di anidride carbonica. Entro il 2050, si pensa che gli Hfc rappresenteranno il 5.2% delle emissioni mondiali di gas serra.

«Questo innovativo approccio di combinare refrigeranti naturali e tecnologie ad alta efficienza energetica – spiega LO Sze Ping, Direttore Campagne e Comunicazione di Greenpeace Cina - è un grande esempio di come un azienda può lavorare con altri stakeholders per ridurre le emissioni di gas serra. Noi speriamo che gli sforzi di Coca-Cola possano accelerare le azioni di ampi settori industriali per combattere il cambiamento climatico».

Che dire? Prendiamo atto del passo avanti verso la sostenibilità ma tutte le perplessità restano insieme a un pugno di speranze sfogliate (quasi) a caso da un mazzo enorme: che tutti i refrigeratori Coca cola e i prodotti che saranno esposti all’interno non siano realizzati sfruttando il lavoro minorile; che siano rispettati tutti i diritti dei lavoratori; Che Coca Cola elimini i residui di pesticidi dai suoi prodotti; che la Coca Cola riduca la presenza massiccia di zuccheri, edulcoranti e co2 all’interno delle sue bibite perché oggi contribusce a sviluppare l’obesità che ha un costo sociale e sanitario altissimo in ogni stato, che coca cola non produca ulteriori derive consumistiche nella società; che Coca Cola riduca il suop prelievo idrico quotidiano (per un litri di coca ne servono 10 d´acqua); che riduca la presenza tra i reflui dei suoi impianti produttiva il cadmio e il piombo (rilevato dal Pollution control board del Kerala, in India); che Coca cola non abbandoni all´aperto il materiale di scarto nei pressi dei propri impianti nei paesi in via sviluppo, dove durante la stagione delle piogge, si è disperso nei campi, nei canali e nei pozzi; che Coca Cola non...



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