[27/09/2007] Rifiuti

Testo Unico, Ronchi: «Sull´iter la questione è risolta»

LIVORNO. Ieri pomeriggio i presidenti delle due camere hanno ricevuto e trasmesso alle commissioni competenti il nuovo decreto correttivo al testo unico ambientale approvato dal Consiglio dei ministri del 13 settembre scorso, dopo il clamoroso scivolone che provocando una decorrenza dei termini di legge aveva comportato l’annullamento dell’iter dei precedenti decreti correttivi.

Con la trasmissione dell’atto al parlamento sembra quindi già superata la polemica che la Casa della Libertà aveva tentato di portare avanti in questi giorni sostenendo che in base alla legge delega, il mancato rispetto dei termini nell’invio del primo decreto «comporta la decadenza dell’esercizio della delega legislativa». Decadenza che secondo l’ex ministro Altero Matteoli e il repubblicano Antonio Del Pennino non riguarderebbe quindi il solo atto annullato ma anche quelli successivi sulla stessa materia.

«Questi giudizi sull’iter appartengono ai presidenti Camere – spiega il senatore Edo Ronchi (Nella foto)– E siccome il nuovo decreto correttivo ieri è stato ricevuto sia da Marini che da Bertinotti ed è già stato trasmesso alle rispettive commissioni ambiente, la questione è già risolta. Questo perché c’è un unico termine generale della delega che è il 29 aprile 2008. Gli altri termini non possono che essere riferiti ai singoli provvedimenti e al loro iter. Quindi avendo il governo sforato un termine - fatto certamente criticabile in sé – ha interrotto solo l’iter di uno dei decreti correttivi. Ma non l’iter degli altri previsti e possibili in base alla legge delega, che restano quindi approvabili fino al termine finale del 29 aprile 2008».

Ma c’è anche un’altra novità che pare emergere nelle ultime ore e cioè che il ministro Alfonso Pecoraro Scanio stia pensando a un ulteriore decreto correttivo finalizzato a modificare i capitoli relativi alla raccolta differenziata dei rifiuti.

«La commissione ambiente del Senato ha già proposto nel parere precedente di trattare le materie omogenee nei medesimi provvedimenti – continua Edo Ronchi - quindi il mio parere è che tutta la partita rifiuti vada affrontata nel provvedimento che è stato trasmesso ieri alla commissione, comprese quindi eventuali integrazioni in materia di raccolta differenziata e di riorganizzazione del sistema dei consorzi. Anche perché in questo nuovo provvedimento sono già presenti queste questioni».

E nel merito che cosa pensa ci sia da modificare in questo nuovo decreto?
«E’ ancora troppo presto per dirlo, ma ci sono molte cose da valutare bene a partire dalle definizioni di raccolta differenziata e di compost. Anche il sistema dei consorzi va ripensato per evitarne la proliferazione che costituisce un pericolo per l’efficienza del sistema. Poi ci sono le modalità di adeguamento degli statuti esistenti, c’è il tema del corrispettivo riconosciuto ai comuni per la raccolta differenziata… Insomma tutto va discusso nel medesimo provvedimento che poi noi integreremo e miglioreremo…».

Nella pratica quindi la discussione riparte effettivamente daccapo. Lei ritiene che davvero ci siano i tempi per ripercorrere con questo nuovo decreto, tutto l’iter che con i vecchi decreti ora annullati sembrava quasi concluso?
«A parte che l’iter dei decreti precedenti era tutt’altro che concluso perché mancava la seconda approvazione delle Camere e noi avremmo proposte ulteriori modifiche. In ogni caso ora abbiamo 45 giorni di tempo per dare il primo parere. Ritengo che riusciremo ad esprimerci entro la fine di ottobre e che quindi tutto l’iter se non ci saranno sorprese potrebbe concludersi tranquillamente entro la fine dell’anno».

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