[10/01/2006] Rifiuti

Legambiente sulle Strillaie: «Prima di tutto va fatta la bonifica»

GROSSETO - Sull’impianto delle Strillaie e sul cogeneratore di Scarlino (nella foto) si sta sviluppando un dibattito accesissimo che vede tra i protagonisti i comitati locali e la Provincia di Grosseto che si confrontano con idee molto diverse. Legambiente sembra un po’ defilata, ne chiediamo il perchè ad Angelo Gentili, grossetano ed esponente della Segreteria Nazionale di Legambiente.

«Noi abbiamo detto chiaramente alcune cose: dopo 30 anni la discarica delle Strillaie va bonificata, ed è importante che ci sia un piano dettagliato per farlo. Solo dopo – o contestualmente - si può realizzare l’impianto di compostaggio e per il Cdr. Non siamo pregiudizialmente contrari all´impianto».
Intanto però la realizzazione dell’impianto delle Strillaie è già stata assegnata, con tanto di gara, ma tutto è sospeso in attesa di una nuova valutazione di impatto ambientale.

«C’è una forte opposizione di comitati locali e stanno sicuramente pesando le scadenze elettorali grossetane - prosegue Gentili - Noi come Legambiente pensiamo che l’impianto vada realizzato. Se le Strillaie non vanno bene – ma la bonifica e l’impianto sarebbero un passo avanti rispetto all’attuale situazione - si scelga un altro luogo, ma l’importante è che ci sia rapidamente la realizzazione di un impianto di compostaggio e produzione di Cdr, usando tutte le tecnologie disponibili e sperimentate per non produrre o ridurre al massimo i possibili effetti che paventano i comitati».

«Il sottosegretario all’Ambiente Tortoli – aggiunge Gentili – vuole spostare l’impianto delle Strillaie vicino a quello di Scarlino per fare un grosso ed unico centro di smaltimento, dicendo anche che ci sarebbero disponibilità economiche da parte del ministero dell’Ambiente. Un’idea che può anche essere presa in considerazione, ma l’importante è fare presto e bene gli impianti di cui la Provincia di Grosseto ha urgente bisogno».

A proposito di Scarlino, la nuova proprietà ha fatto sapere che nel cogeneratore non utilizzeranno il cdr. «Con l’ingresso di questi privati la vicenda-Scarlino viene rimessa in discussione. La risposta negativa alla proposta che vedeva la Provincia capofila nella gestione cambia le carte in tavola e rende la situazione precaria. E’ chiaro che se il cdr non andrà a Scarlino da qualche altra parte dovrà finire».

Quel che comunque emerge, pur in presenza di un piano industriale dell’Ato che individua gli impianti per i rifiuti, è che la Provincia di Grosseto è praticamente senza impianti di smaltimento e trasformazione dei rifiuti. «Siamo davanti a una preoccupante situazione di stallo politico. Noi come Legambiente poniamo alcune questioni: 1) la discarica delle Strillaie non viene bonificata, e questo è un grosso problema ambientale e di gestione; 2) non si individua la zona per realizzare i necessari impianti per la produzione di compost e Cdr; 3) non si dice come sarà smaltita la frazione di rifiuti da avviare alla termovalorizzazione e dove finirà; 4) ci si dimentica completamente della bonifica industriale di Scarlino, che va fatta urgentemente ma che in tutta questa discussione è ignorata e non si individuano modi e mezzi per farla. E’ chiaro – conclude Gentili – che queste sono scelte politiche che spettano agli Amministratori e che noi non possiamo far altro che premere perché le facciano rapidamente».

Torna all'archivio