[01/10/2007] Comunicati

Il turismo si incontra a Davos per affrontare le sfide del global warming

LIVORNO. La sfida globale del cambiamento climatico e le azioni del settore turistico, sia per quel che riguarda il suo impatto e la mitigazione dei sui effetti che per misure di adattamento nei Paesi destinazione dei turisti, saranno i temi che affronterà il congresso della Word tourism organization dell’Onu (Unwto) che si tiene a Davos, Svizzera, dal primo al 3 ottobre a Davos, Svizzera (dal 1° al 3 ottobre). Oltre che da Unwto, l’assemblea è organizzata anche dal Programma Onu per l’ambiente (Unep), dall’organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) ed è sostenuta dal World Economic Forum e dal governo svizzero.

A Davos parteciperanno, anche in rappresentanza dell’Associazione italiana turismo responsabile, due associazioni ambientaliste italiane: il Wwf, rappresentato dal suo responsabile turismo Roberto Furlani, e Legambiente con Luigi Rambelli e Paola Fagioli, rispettivamente presidente e responsabile qualità di Legambiente turismo.

«Si tratterà – Spiega Rambelli - di un vero e proprio summit che vedrà di fronte organizzazioni degli imprenditori, tour operator di tutto il mondo, rappresentanti dei governi, compagnie aree imputate di contribuire con lo sviluppo dei voli all´inquinamento e surriscaldamento del pianeta».
Secondo un nuovo rapporto di Unwto, Unep e Wmo che verrà pubblicato entro la fine dell’anno, la crescita dell’importanza dei viaggi e del settore turistico, con un totale di 846 milioni di arrivi internazionali e circa 4 miliardi di spostamenti interni nel 2006 , contribuisce alle emissioni di gas serra ed è allo stesso tempo altamente vulnerabile rispetto agli effetti che potrebbe provocare il cambiamento climatico.

Il rapporto include una sintesi degli effetti attuali e di quelli che si avranno probabilmente in futuro del cambiamento climatico sulle destinazioni turistiche nel mondo, le possibili implicazioni per la domanda turistica, i livelli correnti e le tendenze per le emissioni di gas serra nel settore di turistico e una descrizione delle risposte che politici e business management danno rispetto ai problemi posti dal cambiamento climatico.

Un primo report che anticipa il rapporto “Climate Change and Tourism: Responding to Global Challenges” , attesta la quantità di collegamenti sempre più evidenti tra turismo ed il cambiamento climatico e trae alcune conclusioni principali:
- Le emissioni di CO2 nei settori trasporto, accoglienza e delle altre attività turistiche sono tra il 4 e il 6% delle emissioni totali;
- In base ad analisi di mercato svolte dall’Unwto, se non verrà approntata nessuna misura di mitigazione, contributo di turismo alle emissioni di CO2 potrebbe aumentare del 150% durante i prossimi 30 anni;
- Gli effetti del cambiamento climatico sul settore turistico si intensificheranno costantemente, specialmente nel quadro degli scenari dei piani d´azione internazionali sulle emissioni di gas serra;
- Il cambiamento dei modelli climatici potrebbe alterare importanti flussi di turismo nelle destinazioni dove il clima ha grande importanza: Mediterraneo, Europa del nord e Carabi;
- Ad essere più colpiti e specialmente interessati dall’effetto del global warming sull’economia turistica dovrebbero essere le aree costiere, quelle montane, il turismo naturalistico e ambientale in genere, le destinazioni dei Paesi meno sviluppati e le piccole isole, soprattutto quelle in via di sviluppo, che verranno particolarmente colpite.

Per questo, secondo l’Unwto, «Il settore turistico deve mettere a fuoco strategicamente sia le misure di adattamento nelle destinazioni colpite, sia la salvaguardia delle entrate economiche e del lavoro, con misure di mitigazione delle diverse e specifiche forme di turismo per realizzare riduzioni notevoli delle emissioni». Inoltre, in questo svolgeranno un ruolo chiave la nuove tecnologie ed i meccanismi finanziari inoltre saranno chiave.

Per il segretario generale dell’Unwto, Francesco Frangialli, «il cambiamento di clima è una realtà, ed i suoi effetti hanno come risultato che il settore turistico deve fare la sua parte nel contribuire alla soluzione delle sfide che propone. All´interno del nostro impegno per gli Obiettivi di sviluppo del millennio, e come l´organizzazione del turismo all’interno della famiglia Onu, vogliamo assicurare la coerenza tra le azioni per la riduzione della povertà e il cambiamento climatico. Il turismo è un importante attore in entrambi i campi, poiché rappresenta la principale forza di sviluppo economica per molti Stati in via di sviluppo».

Secondo il vicesegretario dell’Onu e direttore esecutivo dell’Unep, Achim Steiner, «l´industria turistica è sfidata sia dal cambiamento climatico che come produttrice di emissioni di gas serra, come si vede nell´ultimo rapporto dell’Unwto. La settimana scorsa alle Nazioni Unite a New York, leader del mondo dopo leader del mondo, si sono impegnati politicamente ad alto livello per realizzare un accordo di riduzione delle emissioni per il post 2012. Nel frattempo molte società private si sono impegnate per tagli e riduzioni delle emissioni fino al 50% entro il 2020. Altri hanno programmi già in atto per andare ancora oltre, anche a emissioni zero di CO2. Queste sono il genere di leadership di innovazione necessario per tutti i settori, compresa la leadership dell’industria turistica che supporta i governi e che può contribuire ad assicurare che le meravigliose e straordinarie destinazioni di viaggio che oggi sostengono l´industria possano essere godute anche domani».

E sempre più chiaro è che i viaggi sono la maggiore fonte di entrata per molti Paesi poveri che contano sul turismo come loro “esportazione primaria”, ma questa è solo una piccola frazione dei viaggi totali, perciò l’Unwto indica come uno degli obiettivi principali quello di accertarsi che le soluzioni necessarie ad affrontare questa sfida globale siano coerenti con la lotta planetaria, e ugualmente importante, contro povertà, soprattutto dove il turismo rappresenta una fonte di entrate importante.

I risultati del Congresso di Davos saranno analizzati nel corso del summit ministeriale dell’Unwto che si terrà a Londra il prossimo 13 novembre, organizzato in collaborazione con il World Travel Market ed il governo britannico, che li inserirà all’interno della Strategy for climate change response che verrà discussa nel summit mondiale di Bali di dicembre.

Torna all'archivio