[01/10/2007] Consumo

I deodoranti per ambiente profumano la casa ma non i polmoni

LIVORNO. Il Worldwatch Institute e il Blue moon fund danno notizia dei risultati di uno studio su 14 deodoranti per l’ambiente domestico e, secondo il Natural reasources defense concil (Nrdc) Usa, la maggior parte dei prodotti esaminati conterrebbero prodotti chimici che possono aggravare l´asma ed interessare lo sviluppo riproduttivo. «Ci sono troppi prodotti sugli scaffali che pensiamo siamo sicuri – dice Gina Solomon, una ricercatrice dell’Nrdc – ma non li abbiamo mai testati uniformemente. Il governo dovrebbe mantenere un miglio controllo su questi articoli per la casa e su chi li produce».

Lo studio ha valutato spray, gel e plug-in degli “air freshener” e le prove di laboratorio hanno confermato in 12 dei 14 prodotti presi in esame, compresi quelli con il marchio “all natural”, la presenza dei ftalati e di prodotti chimici che interferiscono col sistema ormonale che possono comportare rischi per la salute, in particolare per i bambini.

Secondo il raporto dell’Nrdc, redatto in collaborazione Sierra Club, Alliance for Healthy Homes e National Center for Healthy Housing, nessuno dei prodotti segnala la presenza di questi prodotti chimici in etichetta secondo il rapporto. Il 19 settembre le quattro organizzazioni hanno inviato una petizione che segnala i risultati della ricerca alla Environmental Protection Agency Usa e alla Consumer Product Safety Commission.

Una prima risposta è già arrivata dalla catena dei drug store Walgreens che ha ritirato tre tipi di deodoranti per ambienti dagli scaffali dei suoi 5.850 negozi negli Usa e che testerà in proprio la loro sicurezza. Circa il 75% delle famiglie statunitensi usa deodoranti per ambiente, un’industria che muove 1,72 miliardi di dollari all’anno, con un del 50% dopo il 2003.

Le quattro organizzazioni ambientaliste chiedono al governo Usa di far rispettare e rafforzare i test di sanità e sicurezza sugli air fresheners e di vietare l’utilizzo di tutte le sostanze che causano le allergie o che sono elencati nella “Proposition 65” della California, la lista dei prodotti chimici ritenuti cancerogeni o che possono produrre danni all’apparato riproduttivo. Inoltre chiedono all’amministrazione Bush di imporre ai produttori di inserire nelle etichette dei prodotti gli ingredienti chimici.

«Più di ogni altra cosa - sottolinea Gina Solomon - la nostra ricerca evidenzia le crepe nel nostro sistema di sicurezza».
Secondo il Worldwatch Institute, i deodoranti da ambiente mascherano gli odori più che rimuoverli, l’effetto di molti prodotti è ottenuto trasportando i profumi derivati chimicamente nell´aria che può essere inalata o assorbita attraverso la pelle.
Per l’Nrdc «Ci sono buone alternative in abbondanza. La migliore scelta per evitare il problema è quella di aprire semplicemente una finestra invece aggiungere uno di questi contenitori»

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