[02/10/2007] Aria

Piebalgs: se l´Ue non sarà sola, la riduzione del 30% dei gas serra è possibile

LIVORNO. «Se i nostri partner internazionali seguiranno il nostro esempio, potremmo raggiungere anche il 30% di riduzione di gas serra entro il 2020». Lo ha detto il commissario dell’energia Ue Andris Piebalgs durante la conferenza “European Energy Challenger” che si è svolta a Madrid. Il commissario, parlando de “Balancing European energy and enviromental needs” ha detto che «le due sfide chiave sull’energia che affrontiamo sono il cambiamento climatico e la sicurezza della disponibilità di energia. Ma i nostri obiettivi non si concludono qui; alla fine la domanda reale infatti è: come realizziamo questi obiettivi riuscendo anche a promuovere la competitività dell´Europa? Come trasformiamo queste sfide in occasioni per l’Europa? La Commissione ha descritto molto bene queste sfide già nel 2000 nel libro verde sull’energia, in un momento i cui il prezzo del petrolio non era quello raggiunto dai valori correnti e il cambiamento di clima non era considerato come una minaccia seria per l’umanità».

«Il risultato –ha aggiunto Piebalgs - è una visione e un programma concreto per vincere questa sfida che ora è stato firmato dal Consiglio d´Europa. Il punto di partenza di questa strategia, accolto dai capi di stato e dai governi nel marzo scorso dovrebbero essere un impegno costante per ridurre l´emissione di gas della serra del 20% entro 2020, o di più. Anche il 30%, se i nostri partner internazionali ci seguiranno. Una sfida enorme; che l´UE da sola non può rendere una realtà; ma che indica alla Comunità internazionale la strada per un accordo internazionale volto ad affrontare il cambiamento di clima. Il nostro messaggio è semplice. Non risolveremo il problema del cambiamento di clima da soli. Ma insieme abbiamo una chance. E la strada per farlo è quello di un’energia e di una strategia ambientale integrate».

«Realizzare questo obiettivo – ha aggiunto - richiede un in vestimento importante sul rendimento energetico, meno carbone, più rinnovabili e al sequestro del carbonio, allineare, una nuova rivoluzione industriale. Ma il punto più importante è che quelle parti del mondo che ora investiranno nella ricerca e nello sviluppo e nella tempestiva realizzazione di una nuova generazione di tecnologie a basso o zero uso di carbone, guadagneranno in maniera massiccia domani in termini di sicurezza di rifornimento e di competitività».

«Ma quali sono le azioni necessarie? – si è domandato il commissario - In primo luogo, verso la fine de 2007, la Commissione proporrà una revisione dell’Emission Trading Scheme, evolvendolo, per il post 2012, sulla base delle misure dei tagli dei gas serra del 20% che il Consiglio ha previsto entro il 2020. Secondariamente, ed anche questo per la fine dell’anno, proporrò una nuova direttiva sulle energie rinnovabili». Che significa, ha spiegato il commissario, dare un aiuto concreto e una forma di controllo sugli stati membri circa il raggiungimento dell’obiettivo del 20% entro il 2020.

«In terzo luogo – ha proseguito Piebalgs - dall´anno prossimo in avanti, la Commissione comincerà a tirar fuori una serie di iniziative sul rendimento energetico; dai campioni minimi del prodotto, all’identificazione del migliore, ai campioni di costruzione migliorati, ai sistemi più efficienti di trasporto nelle città d´Europa. Il potenziale qui è enorme, non solo in termini di riduzione delle emissioni, ma ugualmente nel migliorare la competitività dell´Europa».

«In quarto luogo – ha concluso - alla fine dell’anno la Commissione risponderà alla richiesta del Consiglio d´Europa di un´iniziativa di Strategic Energy Tecnology. Questa è una parte fondamentale nella nuova politica energetica dell´Europa e dal mio punto di vista la chiave per trasformare nella sfida del cambiamento di clima e della sicurezza di energia un vantaggio competitivo per l’Europa».

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