[04/10/2007] Consumo

Dichiarazione di Davos: «Cambiamento climatico e turismo, fare fronte alle sfide mondiali»

LIVORNO. La seconda Conferenza internazionale sul cambiamento climatico e il turismo «impegna urgentemente l’insieme del settore turistico a prendere misure per far fronte al cambiamento climatico, una delle più grandi sfide del ventunesimo secolo che minacciano lo sviluppo sostenibile e gli obiettivi del millennio per lo sviluppo».

La Dichiarazione di Davos, presentata alla chiusura della Conferenza di tre giorni conclusasi ieri, sottolinea che «nel quadro in piena evoluzione delle Nazioni Unite, il settore del turismo deve reagire rapidamente alla modificazione del clima se vuole conoscere una crescita durabile».

Il vicesegretario generale dell’Organizzazione mondiale del turismo (Unwto), Geoffrey Lipman, ha detto: «sappiamo che le soluzioni per il cambiamento climatico e per la povertà sono correlate. Qui a Davos, il settore turistico si è impegnato a prendere una posizione strategica di lunga durata su questi problemi, cominciando ora, e questo anche come contributo alla roadmap globale del segretario generale dell’Onu per la Conferenza sul cambiamento climatico di Bali che si terrà alla fine di quest’anno. Lasciamo Davos più ottimisti circa il nostro futuro, con l´accordo comune di costruire una linea di risposta basata su quattro punti di sostenibilità: economica, sociale, ambientale e climatica».

Questo, secondo la Dichiarazione di Davos, chiederà al settore turistico azioni per: «attenuare le sue emissioni di gas serra GHG, derivanti particolarmente dai trasporti e dalle attività di accommodation; adattare il businesses turistico e le destinazioni alle mutate condizioni climatiche; applicare la tecnologia già esistente e quella nuova per migliorare l’efficienza energetica; assicurare le risorse finanziarie per aiutare i Paesi e le regioni poveri».

Per Stefanos Fotiou, a capo dell´unità per il turismo del Programma dell’Onu per l’ambiente (Unep) ha detto durante la Conferenza che «che l´industria turistica è sfidata dal climate change ed allo stesso tempo non contribuisce certo in maniera insignificante alle emissioni di gas serra. La Conferenza ha però dimostrato che, con una linea più intelligente e meglio gestita di sviluppo, il turismo può aiutare a combattere la povertà nei Paesi in via di sviluppo, a ridurre la sua impronta di carbonio e a dare un contributo alla conservazione della natura e delle risorse naturali. In breve, il turismo ha un ruolo potenzialmente molto importante e positivo nelle sfide chiave per la sostenibilità della nostra epoca».

La Conferenza di Davos, organizzata da Unwto ed Unep in collaborazione con la World meteorological organization (Wmo), ha chiesto di rafforzare questo processo ed ha deciso di convocare una terza Conferenza “Climate Change and Tourism” per analizzare, a tempo debito, i progressi fatti, verificare i processi di contrasto ed identificare le ulteriori azioni necessarie in futuro.

«Infatti, mentre il clima è una risorsa per il turismo – ha detto Jeremiah Lengoasa, vicesegretario generale del Wmo – questo non si traduce nel rispetto per la forza dei rischi climatici e per quelli posti dal cambiamento climatico che interessano le infrastrutture, la gente, i networks finanziari e gli ecosistemi vitali per il successo di turismo a tutti i livelli. La Wmo sollecita i governi e le industrie a rafforzare la partnerships su clima e turismo e ad utilizzare efficacemente le informazioni e previsioni climatiche fornite dai servizi meteorologici ed idrologici nazionali, a comprendere i fattori climatici nelle politiche per il turismo, sviluppando programmi di gestione, in modo da assicurare un futuro sostenibile al settore».

La dichiarazione di Davos ed i risultati del Conferenza saranno la base della discussione del Minister’s Summit on Tourism and Climate Change dell’Unwto che il World Travel Market organizzerà a Londra il 13 novembre 2007. Poi verrà presentata per l’approvazione all´assemblea generale dell’Unwto che si terrà a Cartagena de las Indias, Colombia, dal 23 al 29 novembre e quindi anfrà a far parte dei documenti su cui si baserà la United Nations Climate Change Conference di Bali del prossimo dicembre.

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