[04/10/2007] Urbanistica

A Cannes Italia e Francia si confrontano sulla sostenibilità

LIVORNO. Si chiama “Vivere” ed è il salone «dell’arte di vivere e dello sviluppo sostenibile» organizzato dalla Camera di commercio italiana a Nizza dall’8 all’11 novembre. L’appuntamento però è nella vicina Cannes, dove si terrà l’evento la cui idea, racconta il direttore della Cciaa Agostino Pesce, «è nata tre anni fa ed è dedicata a chi produce, trasforma, distribuisce, decide».

Una lunga gestazione, dunque, e con quale obiettivo?
«C’è voluto diverso tempo proprio per l’organizzazione di questo che è un forum all’interno del quale si incontrano le aziende e le persone. L’idea è nata dal raffronto tra quello che accade in Francia sul piano della sostenibilità ambientale rispetto all’Italia. Qui ad esempio tutti i comuni applicano l’Agenda 21, ma in generale sono più avanti su queste tematiche dell’Italia, dove invece ci sono realtà molto diverse tra di loro. Faremo dunque un confronto tra le due nazioni su otto aree. Per questa che è la prima edizione ci occuperemo però principalmente di bioedilizia, arredamento e prodotti alimentari biologici. Mentre l’anno prossimo affronteremo principalmente i temi dell’industria ecosostenibile e della cosmetica. La fiera è aperta al grande pubblico che potrà visitare i tanti stand ed è in programma anche un ciclo di conferenze».

Parlare di sviluppo sostenibile significa parlare anche di energia.
«In questa prima iniziativa legheremo il tema soprattutto all’edilizia e quindi risparmio energetico, efficienza, pannelli solari e fotovoltaici».

Parlava prima di confronto tra Francia e Italia: dal suo privilegiato punto di osservazione quanto stanno facendo i transalpini sull’efficienza e sul risparmio energetico rispetto a noi?
«La questione energetica tra Francia e Italia è molto diversa. Qui lo stato è molto forte ed è più avanti delle imprese, mentre in Italia i 5 milioni di piccole e medie imprese sono più avanti dello stato. Ma qui, per contro, sfruttano molto l’energia nucleare e possono permettersi di investire sull’eolico e altre fonti rinnovabili, anche se poi non sanno dove mettere le scorie radioattive per i prossimi 150 anni e lasciano alle future generazioni l‘incombenza. Quindi ci sono pro e contro e il confronto tra i due paesi, in un’occasione come quella da noi organizzata, può servire dunque ad entrambi. Vogliamo in particolare sensibilizzare il pubblico e aiutare le aziende a penetrare questo mercato».

Quali enti e istituzioni parteciperanno?
«L’evento è in collaborazione con Cna e Confartigianato. Saranno presenti molte realtà italiane delle piccole imprese del settore edile, parchi turistici, produttori biologici. Al momento non ci sono ancora politici che hanno dato la loro disponibilità a partecipare all’evento».

La bioedilizia dunque sarà protagonista dell’evento, ma l’edilizia e la sostenibilità non vanno sempre d’accordo. Anche quando appunto è bio, perché se non c’è un limite nelle costruzioni e una misura delle risorse disponibili, la sostenibilità ambientale diventa un miraggio.
«Questa è certamente una contraddizione. Ma ad esempio in Francia e specialmente qui in Costa Azzurra sono molte di più le ristrutturazioni rispetto alle nuove costruzioni. Anche perché qui di territorio disponibile ce n’è poco data la morfologia della regione. L’80% del lavoro in Costa Azzurra è ristrutturazione con l’obiettivo di essere capaci di espandersi senza cementificare il territorio Quindi ci sono esperienze virtuose da mettere a confronto e conoscere. Un altro esempio che si può citare è quello del parco di Sophia Antipolis che è il secondo più importante dopo la Silicon Valley: 1600 aziende per 30mila dipendenti. Si tratta infatti di un vero parco naturale dove hanno costruito case alte al massimo un piano con strade larghe ma che non hanno una linea diritta per più di 100 metri in modo tale che non si vedono strade. E’ praticamente immerso nel bosco e gli edifici rispettano già ora norme sulla dispersione dell’energia elettrica che l’Ue prevede tra vent’anni ».

Per uno sviluppo davvero sostenibile è fondamentale che accanto all’analisi dei flussi di energia ci sia quella dei flussi di materia. Sarà tema di questo evento?
«Per questo primo appuntamento no. Il nostro obiettivo ora è soprattutto sensibilizzare la gente e speriamo di arrivare a 30mila presenze».

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