[16/10/2007] Rifiuti

Lo Sdi sui rifiuti di Bagnoli: sono cadute le condizioni per il trasferimento a Piombino?

PIOMBINO (Livorno). Il coordinamento Insieme per lo sviluppo – Partito socialista di Piombino, giudica molto importante l’ultimo intervento dell’assessore Bramerini sulla questione dei rifiuti provenienti da Bagnoli che potrebbero andare a riempire la colmata del porto toscano, perché «apre uno scenario completamente nuovo. Sembra infatti confermato che trattamento e stoccaggio dei rifiuti non avverrà a Piombino, risolvendo quindi un problema di costi e di rischi ambientali che il precedente accordo lasciava completamente scoperto come da noi denunciato. Poi però si afferma che anche senza stoccaggi e trattamento non è ancora garantita la copertura finanziaria della prima fase, proprio come dicevamo noi chiedendo di risolvere questo problema prima di firmare qualsiasi accordo. Le bonifiche delle nostre aree industriali poi entrano finalmente nel ragionamento, con il coinvolgimento, ancora troppo indefinito per la verità, delle aziende interessate. Ma soprattutto preoccupa ed aggrava lo scenario la precisazione secondo cui eventuali modifiche al progetto del porto di Piombino previste dall’accordo dovranno necessariamente essere approvate con le procedure ordinarie previste dalle norme regionali, cioè tutto il contrario di ciò che Comune e nostri alleati sostenevano quando parlavano di procedure abbreviate».

Il risultato secondo Riccardo Marzucchi e Stefano Ferrini è che i tempi si dilateranno con due grosse conseguenze: «da un lato decade la motivazione principale alla base della scelta di Piombino, cioè i tempi più brevi malgrado i costi più elevati per il trasporto, rispetto alla soluzione Napoli. Come potrà allora il Ministero continuare a preferire Piombino? Dall’alto si complica l’aspetto finanziario poiché proprio questi tempi dilatati potrebbero non coincidere con quelli molto brevi imposti dalle procedure di spesa e di rendicontazione dei fondi erogabili dai Ministeri».

Se quindi l’accordo per Bagnoli si farà, sarà secondo lo Sdi completamente diverso «da quello che incautamente si voleva firmare a luglio, sarà una opportunità quasi senza rischi e non ci sarà quindi da temere nessun referendum. Se viceversa l’accordo non andrà in porto perché la verifica che la Regione sta compiendo darà esito negativo il referendum cadrà da solo e si aprirà un nuovo, ulteriore scenario con tutte le conseguenze, anche politiche, che seguiranno. Dopo il coinvolgimento della Regione, imprudentemente tenuta fuori all’inizio, niente è più come prima e ciò che proprio non vorremmo è essere stati costretti a perder tempo andando a caccia di improbabili farfalle che qualcuno voleva vedere ad ogni costo».

Intanto della questione si è occupato anche il consiglio comunale di Portoferraio, che «esprime la propria preoccupazione in relazione alla stoccaggio dei fanghi e in virtù delle incertezze sulla sicurezza per l’ambiente e per i cittadini e sulla composizione chimica dei materiali». Il consiglio elbano si impegna poi «ad attivarsi fattivamente presso tutte le sedi istituzionali per segnalare l’esigenza della tutela ambientale e della salvaguardia dell’economia turistica presente sul territorio e a fare proprie le indicazioni provenienti dalla cittadinanza e dalla categorie economiche, anche attraverso l’uso dello strumento referendario esteso a tutto il territorio o attraverso l’uso degli strumenti della partecipazione previste dalla normativa regionale in fase di approvazione, al fine di individuare un percorso amministrativo che porti alla verifica dell’operazione ed alla acquisizione di tutti i dati necessari per assumere un pronunciamento definitivo». Il sindaco di Portoferraio Roberto Peria ha comunque chiesto di evitare «allarmismi ingiustificati o strumentalizzazioni e nemmeno atteggiamenti eccessivamente semplicistici. La questione è complessa e richiede un coinvolgimento delle istituzioni e della popolazione elbana. Cercheremo di assumere posizioni definite quando avremo un quadro ben preciso frutto di un confronto serio».

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