[17/10/2007] Rifiuti

Sbandati (Cispel): «Ok la revisione della legge 25, ma facciamo subito gli impianti»

LIVORNO. Nei giorni scorsi l’assessore all’ambiente della Regione Anna Rita Bramerini ha presentato alla commissione Ambiente della Regione il testo di revisione della legge 25 1998 (Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati). La discussione quindi è ufficialmente partita e il direttore generale di Cispel Andrea Sbandati individua quali sono secondo lui le novità più interessanti, nel bene e nel male, di questa proposta. Partendo dalla riduzione da 10 a 3 Ato dei rifiuti.

«Questa riduzione ci sembra una cosa sensata anche se non appartiene alla nostra sfera di influenza – spiega Sbandati - l’unica preoccupazione l’abbiamo se guardiamo al passato: siamo riusciti a fare i 10 attuali Ato in 8 anni e il risultato non è stato granché. Quindi ci teniamo a sottolineare che non è che fatti i 3 Ato si è risolto il problema, poi bisogna fare in modo che funzionino. E non ci si può certo mettere altri 8 anni».

Il secondo punto evidenziato dal direttore generale di Cispel è quello delle gare. «Qui ci muoviamo in un quadro giuridico assai complesso dove il testo nazionale vigente dice di fare le gare, però contemporaneamente la giurisprudenza comunitaria consente anche l’in house. Poi c’è questa modifica del 152 che non si sa se ci sarà e come sarà. In questo caos e per evitare di dover poi ricambiare la legge regionale fra 6 mesi, abbiamo vivamente consigliato di correggere questa parte del testo usando cautela e quindi sostituendo il termine “gare” con quello di “affidamenti”».

Infine il vero punto che preoccupa Cispel è quello dei piani, che da provinciali devono diventare interprovinciali (e che in ogni caso dovrebbero comunque essere aggiornati sulla base delle nuove indicazioni contenute nel Prs e nel Praa). «A questa legge serve il pragmatismo – dice Sbandati – è verissimo che dobbiamo fare la riorganizzazione, però prima applichiamo quanto previsto dai piani che già ci sono, cioè costruiamo subito gli impianti che mancano e che servono per non cadere nell’emergenza rifiuti tra qualche anno. I piani provinciali sono atti approvati, quindi sia chiaro subito chi deve fare gli impianti e in che tempi. Poi si può anche discutere su chi li deve gestire: per noi devono essere i gestori attuali, ma l’importante è che si facciano e subito. Dopo penseremo anche a rifare i nuovi piani interprovinciali.

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