[17/10/2007] Parchi

Dalla minuscola Niue un appello ai grandi Paesi per salvare le piccole isole

LIVORNO. Niue è un minuscolo Stato associato alla Nuova Zelanda, un’isola nazione di 263 kmq., poco più dell’Elba, con appena 2.145 abitanti e altri 20 mila gia emigrati o “sfollati” in Nuova Zelanda.
Dal leader di questa piccola nazione sperduta in mezzo all’oceano Pacifico arriva più che un appello una supplica ai Paesi sviluppati ad agire urgentemente per contrastare il cambiamento climatico, che potrebbe rendere Niue in pochi decenni.

Alla fine di una sessione del convegno delle piccole Nazioni del Pacifico che si sta tenendo alle isole Tonga, il premier di Niue, Young Vivian, si é rivolto ai giornalisti per spiegare che il suo paese e altre piccole nazioni del Pacifico si trovavano di fronte a una catastrofe per la crescita del livello del mare. «Questo è molto grave – ha detto – perché se loro (le grandi nazioni inquinatrici) non ci ascoltano subito, e se non facciamo qualcosa adesso, siamo finiti. Questo è sicuro, e ci spaventata».

Vivian parlava a nome anche dei leders di altri piccoli Stati insulari del Pacifico (Isole Cook. Kiribati, Nauru, Isole Marshall., Palau e Tuvalu) che si sono dati appuntamento a Tonga per il Pacific Islands Forum Leaders Meeting iniziato ieri ed ha detto, non nascondendo la sua disperazione, che «il problema è enorme e le grida che le isole del Pacifico hanno urlato negli ultimi 15 o 20 anni, non sono state ascoltate. Penso che per il mondo è finito il tempo di gridare ed è arrivato quello di passare all’azione. E se grandi Paesi non riescono a convincere altri grandi Paesi ad agire, come possiamo farlo noi? Io non sono uno scienziato – ha concluso Vivian - ma mi è stato detto che il tempo che ci rimane prima di scomparire sott´acqua è molto breve ... penso pochi decenni. Dobbiamo chiedere a coloro che sono i principali protagonisti di prendersi alcune grandi responsabilità ... Noi siamo i vostri fratelli. Per il bene di tutti, fate qualcosa».

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