[19/06/2012] News

La Fao a Rio+20: «Le foreste nel cuore della green economy»

La Fao ha presentato oggi il rapporto The State of the World's Forests 2012 (Sofo 2012) e sottolinea che «Le foreste del mondo hanno da svolgere un ruolo importante nella transizione versio una nuova green economy, un tema all'ordine del giorno della conferenza Rio+20. Però, per avviare questo cambiamento, i governi devono adottare programmi e politiche miranti a liberare il potenziale delle foreste ed a garantire la loro gestioone sostenibile».

Il Sofo 2012 sostiene che «Un utilizzo più sostenibile delle risaorse forestali può offrire un ampio contributo ad un gran numero di impegni affrontati a Rio, quali la riduzione della povertà e della fame, l'attenuazione degli impatti del cambiamento climatico e la creazione di altre fonti più sostenibili di bio-prodotti e di bio-ingegneria per l'utilizzo umano. Il rapporto che sarà presentato ufficialmente oggi in un evento a latere di Rio+20, organizzato dalla Fao e da Associação brasileira de celulose e papel (Bracelpa) e International council of forest and paper associations (Icfpa), e il vice-direttore generale della Fao per le foreste, Eduardo Rojas-Briales, anticipandone i contenuti ha detto che «Le foreste e gli alberi delle tenute agricole sono una fonte diretta di nutrimento, di energia e di guadagno per più di un miliardo di esseri umani,tra i quali i più poveri del pianeta, Nello stesso tempo, le foreste intrappolano il carbonio ed attenuano gli effetti del cambiamento climatico, conservano la salute dell'acqua e dei suoli ed impediscono la desertificazione. La gestione sostenibile delle foreste offre molteplici vantaggi, con programmi e politiche adatte, il settore può aprire la via verso delle economie verdi più sostenibili».

Secondo il Sofo 2012 l'energia prodotta dal legno «Costituisce una soluzione climaticamente neutrale socialmente equa, a condizione che i legnami siano prodotti da foreste gestite sostenibilmente, che siano bruiciati secondo tecniche appropriate e che siano associati a dei programmi di rimboschimento e dio gestione forestale sostenibile. Accrescere l'utilizzo di energie rinnovabili, soprattutto dei combustibili legnosi, in rapporto ai combustibili fossili, può essere uno degli elementi più importanti di una transizione globale verso delle economie low carbon. La produzione di energia sostenibile a partire dal ,legno può creare dei posti di lavoro locali e servire a riorientare le spese di esportazione dei combustibili fossili verso degli investimenti in fonti di energie interne, con i vantaggi che ne derivano per il lavoro e le entrate economiche». Ma la Fao mette in guardia sul fatto che «Per far questo bisognerà mettere una particolare attenzione ai modelli esistenti di dipendenza di fronte all'energia da legno, all'utilizzo delle pratiche di gestione forestali sostenibili nello sfruttamento delle piantagioni di alberi e l'adozione delle tecnologie efficaci per la conversione della biomassa in calore e la co-generazione (produzione simultanea di calore e di elettricità)».

Riducendo su vasta scala la deforestazione e ripristinando le foreste abbattute, si possono eliminare dall'atmosfera quantità significative de carbonio, diminuendo così la gravità e gli impatti del cambiamentio climatico, «Parallelamente, tali progetti sosterrebbero anche i mezzi rurali di sussistenza e offrirebbero delle materie prime rinnovabili per delle costruzioni sostenibili che utilizzino il legno e il bambù così come la bioenergia».

Elizabeth de Carvalhaes, presidente di Bracelpa, ha sottolineato che «Il Brasile offre degli esempi di successo in material di gestione delle piantagioni forestali e le sue buone pratiche possono essere riprodotte in altri Paesi in via di sviluppo per la promozione di una green economy ed il rafforzamento delle sinergie tra sviluppo sostenibile ed attenuazione del cambiamento climatico. I dibattiti di Rio+20 devono costituire il punto di partenza per meglio equilibrare il triplo bilancio. L'industria brasiliana della pasta da carta è pronto ad incoraggiare l'innovazione nelle biotecnologie e la fissazione del carbone forestale e possono sostenere une'espansione sostenibile delle attività del triplo bilancio che tengano conto delle performances sociali ed ambientali».

La de Carvalhaes fa forse un quadro un po' troppo ottimistico della situazione brasiliana segnata dalle proteste degli ambientalisti e dei popoli autoctoni contro l'invasione delle foreste da parte dell'agro-industria, ma probabilmente Donna Harman, presidente dell'Icfpa, preesenta un quadrio della forestazione mondiale ancora più elegiaco: «L'industria mondiale dei prodotti forestali è in prima linea negli sforzi di conservazione delle foreste. Con delle pratiche di gestione forestale sostenibile, il nostro settore ha non solo un rendimento annuo sostenuto di legname, ma ne garantisce l'abbondanza per le generazioni future. L'industria dei prodotti forestali contribuisce anche ai mezzi di sussistenza ed al benessere delle popolazioni impiegando milioni di persone nel mondo, fabbricando dei prodotti che servono alla costruzione di ripari e ad una migliore alfabetizzazione. La bio-economia emergente non può che rafforzare il ruolo importante di questa industria».

Nel rapporto Sofo 2012 si legge che «Gli investimenti nelle imprese del legname possono creare dei posti di lavoro, degli attivi e contribuire a dare un nuovo slancio a milioni di abitanti delle zone rurali. Circa 350 milioni di persone tra le più povere del mondo, tra le quali 60 milioni delle comunità autoctone, dipendono direttamente dalle foreste per la loro sopravvivenza quotidiana ed a lungo termine. Le piantagioni forestali, agroforestazione, possono assicurare fino al 40% delle entrate agricole con la raccolta di legno, frutta, oli e piante medicinali. Malgrado la cattiva reputazione che possono perfino avere a causa delle preoccupazioni legate alla deforestazione, i prodotti forestali frutto di operazioni ben gestite stoccano il carbonio e sono facilmente riciclati. Le industrie forestali di tutto il mondo innovano in prodotti e processi competitive per rimpiazzare i materiali non rinnovabili ed aprendo così la strada verso la delle bio-economie sobrie in carbonio. La promozione di un'industria forestale sostenibile offre un mezzo per migliorare le economie rurali, raggiungendo allo stesso tempo gli obiettivi della sostenibilità». Ma il rapporto Fao, pur sottolineando che in alcune regioni il valore delle esportazioni dei prodotti forestali è più che raddoppiata tra il 2002 e il 2010, sottolinea che bisogna dare «Una maggiore attenzione alla promozione delle piccole e medie imprese forestali delle comunità locali».

Rojas-Briales ricorda che la forestazione sostenibile «Offre una fonte di energia rinnovabile. Bruciare il legno è senza dubbio la più vecchia tecnica di acquisizione di energia da parte dell'uomo, ma per questo è obsoleta. Oggi, l'energia da legname è ancora la fonte dominante di energia per più di un terzo della popolazione mondiale, in particolare per i poveri. E nella misura in cui si intensifica la quota delle fonti di energie rinnovabili, non possiamo perdere di vista le grandi opportunità che offre l'energia tratta dalla biomassa forestale come alternativa più ecologica».

La Global partnership on forest landscape restoration stima che nel mondo ci siano 2 miliardi di ettari di terre adatte ad essere recuperate, senza contare che il rimboschimento presenta anche il vantaggio di lottare contro la desertificazione ed il degrado dei suoli.

Il Sofo 2012 dice che «Per mettere le foreste al centro di una nuova green economy bisognerà prima di tutto delle politiche e dei programmi che incitino gli imprenditori puntare sull'utilizzo sostenibile delle risorse forestali Questo comprende la soppressione delle misure di incentive perverse che danno luogo alla deforestazione ed al degrado ed alla conversione delle foreste, così come quelli miranti a promuovere l'utilizzo delle materie prime non rinnovabili come l'acciaio, il cemento, la plastica o le energie fossili che rivaleggiano con il legno ed il bambù. Anche creare dei flussi di entrate appropriate per i servizi degli ecosistemi forestali quali lo stoccaggio del carbonio può incoraggiare i proprietari e i responsabili forestali a proteggere ed a restaurare le loro foreste. Dei sistemi aperti e decentralizzati di gestione, comprendenti la trasformazione industriale e l'energia possono contribuire a pro muovere l'efficienza e la trasparenza e ad offrire una gamma diversificata di opportunità per gli imprenditori locali».

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