[05/11/2012] News

Ecco perché il livello dei mari aumenterà più velocemente di quanto previsto

I feedback critici che sembrano smontare le previsioni dell'Ipcc

Hay Bill, un geologo dell'Università del Colorado, ha presentato al meeting annuale della  Geological Society of America la ricerca "Could Estimates of the Rate of Future Sea-Level Rise Be Too Low?" secondo la quale l'innalzamento del livello del mare nel prossimo secolo è stato sottovalutato perché i modelli attuali non tengono conto di diversi feedback critici che potrebbero accelerare la crescita del livello di mari ed oceani nei prossimi decenni.

Hay ha spiegato che «un rapporto dell'Ipcc del 2007 un innalzamento del livello del mare tra 0,2 e 0,5 metri entro il 2100. Le attuali misurazioni del livello dei mari tracciano o superno la velocità massima dell'aumento dell'a Ipcc ed indicano un aumento di 1 metro o più entro la fine del secolo. Ulteriori proiezioni globali, possono essere molto diverse dagli effetti locali». Lo studio sottolinea che sono sette fattori determinano il livello del mare, in un dato luogo: 1) Il volume di acqua nell'oceano, 2) la localizzazione dei sistemi atmosferici di alta e bassa pressione, 3) l'equilibrio evaporazione/ precipitazione; 4) i movimenti della superficie terrestre solida, 5) l'attrazione gravitazionale delle banchise di ghiaccio, 6) la velocità di rotazione della Terra, 7) le variazioni del volume dei bacini oceanici. 

Secondo il geologo statunitense «Solo gli ultimi due possono essere trascurati per le proiezioni del cambiamento del livello del mare nel corso dei prossimi secoli Tre fattori controllano il volume dell'acqua, la massa d'acqua, la sua temperatura e salinità. Le masse d'acqua più importanti al di fuori del mare sono le banchise di ghiaccio, i ghiacciai di montagna, le acque sotterranee, i laghi e i fiumi. Lo scioglimento dei ghiacciai montani si verifica rapidamente ed è attualmente il più grande contributore al cambiamento del livello del mare. La calotta glaciale della Groenlandia si sta sciogliendo ed anche l' Antartide inizia a sciogliersi a livelli crescenti. L'estrazione delle acque sotterranee è significativa e aumenterà con la siccità che si diffonde. Nel secolo scorso la costruzione di dighe e lo stoccaggio di acqua dolce sulla terra ha agito nel migliorare l'innalzamento del livello del mare, ma di recente la tendenza si è invertita. L'aumento della temperatura dell'oceano ha un effetto importante pari a circa l'immissione delle acque glaciali da scioglimento, la variazione di salinità ha un effetto trascurabile. Gli alti e bassi atmosferici regionali causano differenze del livello del mare di circa un metro. Le differenze regionali evaporazione-precipitazione producono effetti simili. Le banchise ghiacciate attirano acqua dell'oceano, fino al 10% del volume dello stesso  strato di ghiaccio, in modo che quando le banchise di ghiaccio si scioglieranno il livello del mare sarà di circa il 10% più grande di quella dell'aggiunta dell'acqua nella calotta stessa».

Insomma, secondo la ricerca, «I modelli climatici moderni proiettano gli effetti generali della mutate condizioni di contorno, ma non comprendono i numerosi feedback che stiamo scoprendo. A causa di questi feedback non riescono a prevedere i livelli del clima futuro e del cambiamento del livello del mare».

Uno dei principali fattori ignorati dai modelli precedenti è l'afflusso di acqua calda e salata dell'oceano nell'Artico che si verifica quando lo scioglimento dei ghiacci  rilascia acqua dolce, un fenomeno che Hay paragona ad una "pompa di calore", con l'aggiunta che le acque libere dal ghiaccio assorbono più energia solare. Questo insieme al potenziale scioglimento delle banchise della Groenlandia e dell'Antartide occidentale ed alla grande quantità di acque di falda emunte,  rappresentano feedback positivi che potrebbe alterare lo stato del clima, introducendo rapidi cambiamenti e il conseguente innalzamento del livello del mare: «Sotto sollecitazione umana, il sistema andrà verso uno novo stato climatico». 

Poi ci i due giganteschi "magazzini" di ghiaccio in Groenlandia e in Antartide. Durante l'ultimo periodo interglaciale, il livello del mare è aumentato a 10 metri a causa dello scioglimento dei ghiacciaio e tutto ciò senza alcun aiuto da parte degli esseri umani. «I nuovi dati suggeriscono che l'aumento del livello del mare e degli  oceani si è avuto in un paio di secoli -  dice Hay - Potremmo perdere la maggior parte della calotta di ghiaccio della Groenlandia in poche centinaia di anni, non migliaia, e solo in condizioni naturali. Non si può dire quanto velocemente possiamo andare verso questo picco con l'anidride carbonica che stiamo aggiungendo all'atmosfera».

Una possibilità che si è concretizzata l'estate scorsa, quando i ghiacciai della Groenlandia hanno marcato un record di scioglimento e l'acqua che "lubrifica" la loro base sta accelerando il fenomeno. «Dieci anni fa non sapevamo molto dell'acqua sotto la calotta antartica. Ma c'è, e permette lo spostamento del ghiaccio ed in alcuni luoghi è risalita a causa del peso del ghiaccio sovrastante. E in corso un effetto come quello del dentifricio spremuto fuori da un tubetto», spiega Hay. L'unica cosa che ritarda la velocità con la quale i ghiacciai scivolano in mare sono le piattaforme di ghiaccio a terra che agiscono come tappi di bottiglia alle estremità dei ghiacciai costieri. «Nessuno ha idea di quanto velocemente il ghiaccio scorrerà negli oceani una volta che le piattaforme di ghiaccio se ne saranno andate», conclude il ricercatore.

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