[13/02/2013] News

Tasso di dipendenza energetica: Unione europea al 54% nel 2011, Italia supera l'81%

La Danimarca delle energie rinnovabili è un esportatore netto di energia

Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea, pubblica un rapporto con gli ultimi dati sui consumi energetici nei 27 Stati e sottolinea che «Il rallentamento economico osservato nell'Ue dall'inizio della crisi finanziaria è anche visibile nell'evoluzione del consumo di energia. Il consumo interno lordo di energia nell'Ue a 27  è calato nel 2009, passando da un livello di 1.8 miliardi di tonnellate equivalenti di petrolio (tep) nel 2008 a 1,7 miliardi di tep nel  2009, poi è aumentato nel 2010 per raggiungere 1,76 miliardi di tep, prima di ridiscendere a 1,7 miliardi di tep nel 2011. Tra il 2008 e il 2011, il consumo  di energia nell'Ue a 27 è calato del 6%.

In Italia nel 2008 abbiamo consumato 181,7 milioni di tep di energia, nel 2010 eravamo a 170 milioni di tep, nel 2010 siamo risaliti a 175,5 milioni di tep e nel 2011 siamo nuovamente scesi a 172,9 milioni di tep,  con un calo comunque inferiore alla media europea: meno 4,8%.

Il rapporto Eurostat prende in considerazione anche il tasso di dipendenza energetica, cioè il rapporto tra importazioni nette e consumo lordo che mostra in che misura un Paese sia dipendente dalle importazioni di energia. Nel 2011 il tasso di dipendenza energetica era del 54%, stabile rispetto al 2008.

Danimarca, Estonia, Romania e Repubblica Ceca sono i Paesi Ue meno dipendenti dalle importazioni di energia. I 5 principali consumatori di energia nell'Ue nel 2011 erano: Germania  (316 milioni di tep, -7,7% in rapporto al 2008), Francia (260 milioni di tep - -4,6%), Gran Bretagna (199 milioni di tep, -9,4%), Italia,  (173 milioni di tep, -4,8%) e Spagna (129 milioni di tep, -9,4%). Insieme rappresentano ben due terzi del consumo totale di energia dell'Ue a 27.

23 Stati membri dell'Ue tra il 2008 e il 2011 hanno registrato un calo dei loro consumi energetici e slo 4 un aumento. I cali più marcati sono quelli di Paesi che hanno vissuto o vivono ancora una forte crisi: Lituania (-24,5%), Irlanda e Grecia (-12,3%), Romania (-10,2%), Spagna (-9,4%), ma anche i consumi della Gran Bretagna calano fortemente (-9,4%). I rialzi ci sono stati a Malta (+16,9%) e in Estonia (+4,8%), Polonia (+3,2%) e Belgio (+0,1%).

La Danimarca delle energie rinnovabili è addirittura un esportatore netto di energia, con un tasso di dipendenza del -9%). Nel 2011 gli Stati membri dell'Ue meno dipendenti dalle importazioni di energia erano: Estonia (12%), Romania (21%), Repubblica Ceca (29%), Olanda (30%), Polonia (34%) e Gran Bretagna (36%). L'Italia ha un tasso di dipendenza altissimo: 81,3%, quasi 30 punti in più della media europea, ma i tassi più elevati di dipendenza energetica si trovano a Malta (100,6%), Lussemburgo (97%), Cipro (93%) e Irlanda (89%).

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